CATANIA – La devozione di Catania alla Santa patrona non si arrende alla pandemia. Pur se le tradizionali celebrazioni agatine di febbraio hanno subito una drastica riduzione, ciò non impedirà in questi giorni di rendere omaggio alla Santuzza con altre iniziative adottando le misure necessarie a garantire la sicurezza di quanti sono chiamati a realizzarle. Mentre il pubblico e i devoti, visto il divieto di partecipare in presenza, saranno messi in grado di seguire gli eventi grazie allo streaming e alla diffusione televisiva.
È in tale prospettiva, aperta a modalità alternative di fruizione, che il Teatro Massimo Bellini ha deciso di continuare a dare il proprio contributo alla festa religiosa, procedendo – anche quest’anno – alla preziosa impaginazione del concerto straordinario di Sant’Agata: una progettualità ambiziosa, perseguita ormai da diverse stagioni, che prevede la prima esecuzione mondiale assoluta di composizioni appositamente commissionate ad autori di chiara fama, proposte da sole oppure accanto a classici o rarità in tema.
A differenza degli anni scorsi, però, l’esibizione avverrà a porte chiuse senza spettatori e il Bellini provvederà alla videoregistrazione nel rispetto della normativa vigente. Sul podio Fabrizio Maria Carminati, direttore artistico dell’ente. L’impegnativa performance vedrà alla ribalta i complessi artistici del Teatro, Orchestra e Coro, quest’ultimo istruito da Luigi Petrozziello.
Il concerto agatino sarà poi trasmesso in tv il 2 febbraio in prima serata, grazie alla sinergia stretta dal Bellini con l’emittente Telecolor, la più seguita e accreditata nella Sicilia orientale. In programma spiccano due creazioni inedite: Ode a Sant’Agata per 2 trombe, coro e grande orchestra di Sergio Rendine (prima tromba solista Mario Musmarra, seconda tromba solista Giuseppe Spampinato, voce bianca Egle Maria Abbadessa) e Pane di rosa.
Cinque preghiere ad Agata e per la Terra per coro e orchestra, musicate da Joe Schittino su testi di Lina Maria Ugolini. Ma ad aprire la locandina sarà il Cigno catanese Vincenzo Bellini, autentico gigante della storia della musica, con la superba sinfonia di Norma e un brano di genere sacro, Salve Regina. In chiusura una raffinata partitura di Ottorino Respighi, Vetrate di chiesa.