CATANIA – La prefettura di Catania ha emesso 11 provvedimenti interdittivi antimafia nei confronti di soggetti e imprese operanti in vari settori. Tra i destinatari anche una ditta individuale attiva, in forma ambulante nella vendita di panini il cui proprietario è indicato come vicino a un clan di Cosa nostra catanese.
L’uomo è stato infatti condannato, anche in secondo grado, per ‘favoreggiamento reale’ nei confronti di esponenti di spicco della cosca mafiosa Santapaola-Ercolano. Secondo l’accusa l’imputato avrebbe favorito gli affari della ‘famiglia’ “rendendosi disponibile a svolgere un ruolo rilevante di particolare natura fiduciaria”, fruendo “dell’attività di protezione” assicurata dai sodali del clan.
Altri nove provvedimenti ostativi sono stati adottati a seguito di richieste inoltrate da enti locali e uffici diversi ai fini del rilascio di titoli autorizzativi o abilitazioni di varia natura.
Nello specifico, nel corso delle rispettive istruttorie è emerso che nei confronti dei soggetti interdetti risultavano sussistere i motivi di esclusione e decadenza dal diritto di ottenere licenze, autorizzazioni, concessioni, iscrizioni, attestazioni, abilitazioni ed erogazioni nonché il divieto di concludere contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e relativi subappalti e subcontratti.
Un’altra interdittiva riguarda una società operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti. La complessa attività istruttoria è stata implementata anche da un accesso ispettivo antimafia effettuato nel 2019 nonché da ulteriori approfondimenti informativi e di polizia giudiziaria che hanno consentito di “accertare la violazione di reati ambientali” e “la sussistenza di contiguità e vicinanza con consorterie mafiose”.
La società è attualmente sottoposta ad amministrazione giudiziaria e, per tale ragione, gli effetti dell’informazione interdittiva sono stati temporaneamente sospesi.