CATANIA – Una “piazza di spaccio” nello storico rione San Cristoforo che fatturava 10 mila euro al giorno è stata sgominata dai carabinieri che hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip nei confronti di 22 indagati: dieci persone in carcere, otto delle quali erano già ai domiciliari, sette agli arresti domiciliari e cinque obblighi di dimora.
Nell’ambito della stessa operazione, denominata “Concordia”, i militari dell’Arma hanno disarticolato anche un gruppo specializzato nella vendita a domicilio di cocaina e crack che veniva consegnata ai clienti su ordinazione utilizzando dei pusher motorizzati.
A gestire la “piazza di spaccio” nella zona di via della Concordia era un 56enne agli arresti domiciliari aiutato dal suocero e dalla moglie: in un video girato dai carabinieri si vede la donna con in braccio un bambino piccolo mentre aiuta il marito a raccogliere una busta contenente droga. Tra gli indagati anche due tassisti che rivendevano la cocaina ai clienti di un locale notturno.
Dalle indagini è emersa la presenza di un altro gruppo, attivo nella zona della stazione ferroviaria, che vendeva la droga soltanto con la tecnica del ‘domicilio’, consegnando la cocaina a casa dei clienti o in posti con loro concordati.
Dieci degli indagati risultati percettori di reddito di cittadinanza saranno segnalati all’Inps per la sospensione del beneficio. L’inchiesta della Dda si è conclusa in tempi brevi: l’informativa finale dei carabinieri è stata depositata a fine maggio del 2020 e la richiesta cautelare è stata avanzata dalla Procura al Gip il mese successivo.
Secondo quanto emerso dalle indagini, la ‘piazza di spaccio’ all’incrocio tra via Cordai e di via della Concordia era diretta da Michele Balsamo, di 56 anni, tra i destinatari, insieme con il suocero Francesco Sapuppo, di 76 anni, di una misura di custodia cautelare in carcere. Entrambi erano già agli arresti domiciliari. La moglie di Michele Balsamo, Angela Sapuppo, di 49 anni, è stata posta ai domiciliari. I due tassisti accusati di aver spacciato droga sono Eugenio Farinella, di 50 anni, che è stato rinchiuso in carcere, e Agatino Carnazza, di 60.
Il traffico di cocaina e crack a domicilio con corrieri in moto sarebbe stato ideato e organizzato da Mario Grillo, di 30 anni, già posto agli arresti domiciliari e adesso destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. In carcere sono stati condotti dai carabinieri anche Carmelo e Alessandro Caltabiano, padre e figlio, rispettivamente di 53 e 27 anni, Orazio Fuselli, di 30, e Giancarlo Manfredi, di 29, Alessandro Motta, di 30, Massimo Raia, di 50.
Ai domiciliari sono stati posti Antonio Valentino Di Guardo, di 34 anni, Giuseppe Minutola, di 49, Carmelo Pandetta, di 34, Carmelo Basile, di 27, William Barbera, di 24. Obbligo di dimora, infine, per Salvatore Caltabiano, di 23 anni, Antonino Fuselli, di 51, Francesco Munzone, di 32, Arturo Strano, di 29, e Vincenzo Testa, di 50.