CARONIA (MESSINA) – Corsa contro il tempo per salvare l’abitato di Caronia, messo in ginocchio nel 2019 da una mareggiata che ha divorato gran parte della strada di accesso alle abitazioni che si trovano lungo il litorale di contrada Marina. Un tratto già fortemente colpito da fenomeni di erosione e, proprio per questo, inserito nel piano di recupero programmato dal governo Musumeci attraverso il “Contratto di Costa” che sta entrando nella sua fase operativa.
La situazione di oggettivo pericolo ha spinto l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico ad anticipare un intervento di difesa dai flutti, responsabili anche di avere danneggiato la rete dei sottoservizi.
E così la struttura commissariale, accelerando i tempi, ha provveduto ad assegnare – mediante una procedura aperta, regolata dal criterio del minor prezzo – la realizzazione di una barriera lunga un centinaio di metri composta da una palancola in acciaio e da massi ciclopici. Costituirà, in pratica, un diaframma tra il mare e l’abitato che vi si affaccia. Ad eseguire l’opera sarà l’impresa “Angelico costruzioni” di Ispica.
Ciò che a partire dal 2015 il mare ha risparmiato è oramai una esigua striscia di terra e, oltre che per le abitazioni private, il pericolo provocato dalle raffiche del vento di maestrale incombe anche su alcuni esercizi commerciali e, più in generale, sul transito veicolare e pedonale. Le struttura frangiflutti – che dovrebbe essere pronta in meno di tre mesi – servirà, dunque, a contrastare da subito le onde più impetuose in attesa che si avvii la ricostituzione della porzione di costa che oggi non c’è più.