Strade quasi deserte in una Sicilia che si sveglia nella prima domenica in area rossa con l’ordinanza del governatore Nello Musumeci che ha acutizzato le misure anticovid vietando gli spostamenti per andare a trovare amici e parenti. Nelle città ci sono i market e qualche panificio e macellaio aperti, mercati popolari vuoti con pochi piccoli capannelli di persone che parlottano, bar aperti, ma non tutti, per asporto o consegne a domicilio.
A Catania domenica spettrale: tra corso Italia e piazza Europa si incontrano solo persone in bici o che portano a spasso il cane. Negozi tutti chiusi, ad eccezione di edicole, supermercati e farmacie. Aperto il mercato della Coldiretti in piazza Verga. In giro pattuglie della polizia municipale e dei carabinieri per i controlli.
Anche a Palermo stesso scenario. “Finora sono entrate cinque persone – dice la cassiera di un supermercato Conad – ma ieri la fila fuori è stata lunga e fino a sera”. In giro a Palermo le persone sono quasi tutte in tuta e scarpe da ginnastica, col cane al guinzaglio, in bicicletta o col passeggino che trasporta un bimbo. Intorno allo stadio delle Palme diversi fanno ginnastica e corrono sul prato.
A Villa Sperlinga nel centro residenziale della città ci sono 10 persone. Pochissime le auto in circolazione, con via Libertà – l’asse cittadino principale – metà vuota, mentre nella parte chiusa al traffico ci sono decine persone che fanno jogging o girano in bici.
Alla Cala, il porto turistico cittadino, qualcuno getta la lenza nelle acque non proprio pulite mentre tante persone fanno footing. In giro non si vedono pattuglie delle forze dell’ordine in una città che il primo giorno di “rosso” sente il bisogno di rispettare i limiti imposti per tentare di eliminare il Covid dall’orizzonte.