E’ polemica sulla possibile collocazione della zona rossa per l’intera Sicilia e sulle dichiarazioni del presidente della Regione, Nello Musumeci, sulla richiesta formulata in tal senso al governo nazionale.
A contestare le parole di Musumeci sono i deputati regionali 5stelle della commissione Salute, Francesco Cappello, Antonio De Luca, Giorgio Pasqua e Salvatore Siragusa: “Zona rossa? Sì, ma solo per i Comuni ad altissimo rischio, Musumeci non scarichi le sue responsabilità su Roma e preveda la massima restrizione solo per i centri dove l’avanzata del virus è fuori controllo. Non ha senso mettere in ginocchio le già agonizzanti attività commerciali in maniera generalizzata ovunque nell’isola”.
Anche il Pd attacca il governatore: “La Sicilia diventa ‘zona rossa’: è il fallimento del commissario Covid Nello Musumeci che con alcune recenti dichiarazioni ha provato ad anticipare la scelta del governo nazionale, nel goffo tentativo di ‘mettere le mani avanti per non cadere all’indietro’. Musumeci ha portato la Sicilia al lockdown: si dimetta da commissario Covid”, dicono il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo ed i componenti della commissione Sanità Antonello Cracolici e Giuseppe Arancio.
“Comprendiamo – dicono i parlamentari 5 stelle – la fortissima esigenza di ricorrere a provvedimenti maggiormente restrittivi per cercare di rallentare l’avanzata del virus che sta mettendo in crisi le strutture ospedaliere. Non condividiamo, però, il tentativo di Musumeci di sottrarsi alle sue responsabilità, invocando da Roma una zona rossa generalizzata in tutta la Sicilia, che penalizzerebbe anche commercianti e imprese di centri dove si potrebbe continuare lavorare, anche se in maniera ridotta e tenendo d’occhio le massime precauzioni per limitare i contagi”.
“Qualcuno – concludono i deputati – ricordi a Musumeci che è lui il commissario delegato al Covid e che può agire senza cercare il parafulmine di Roma per evitare di incorrere nelle proteste dei commercianti. Cerchi, anzi, di potenziare la medicina del territorio che, gli ricordiamo per la milionesima volta, deve essere la prima barriera al virus, per evitare di far collassare gli ospedali e le terapie intensive, come purtroppo sta accadendo”.