PALERMO – La Procura di Palermo sta indagando sulla morte di una donna di 39 anni, Candida Giammona, e del suo bambino. Era ricoverata per il parto nella clinica Candela e durante l’intervento era stata trasferita d’urgenza nell’ospedale Buccheri La Ferla, sempre a Palermo; il neonato invece era stato trasportato nell’ospedale Civico.
I familiari hanno presentato una denuncia. I magistrati hanno disposto il sequestro delle cartelle cliniche. La donna lascia il marito e una bambina di 2 anni. “La Clinica Candela – dice l’avvocato Massimo Cocilovo, consigliere d’amministrazione della casa di cura palermitana – rileva che da parte del proprio personale sanitario è stato fatto tutto il possibile per salvare la vita della paziente e del neonato, i cui decessi si ritiene siano stati determinati da un evento imprevedibile e si affida, con piena fiducia, alle verifiche che la magistratura riterrà di effettuare”.
Candida Giammona era appassionata di moto e componente dell’associazione Hog Chapter per gli amanti dell’Harley Davidson. Su Facebook tanti i messaggi di cordoglio da parte di amici e dei tanti motoclub dell’isola alla famiglia. “Non è possibile morire dando la vita, non nel 2021, non riesco a crederci – dice su Fb Rosalia Turdo -. Non dimenticherò mai tutto ciò che abbiamo condiviso”.
In un post il moto club Marsala scrive: “Riposa per sempre nella pace eterna insieme al tuo figlioletto”. “Ti conoscevo da quando eri bambina e sei sempre stata pura e tranquilla, proprio come il tuo nome Candida”, scrive Daniele Sperandeo.