MESSINA – “Revocherò la mia ordinanza che doveva entrare in vigore da venerdì e applicava ulteriori restrizioni alla zona rossa, e ritiro anche il gabinetto di guerra al Coc, ora il sindaco si occuperà strettamente solo di quello che gli compete e non forniremo servizi che sono di competenza dell’Asp”. Ad annunciarlo è il sindaco di Messina, Cateno De Luca, durante una diretta Facebook.
“Volevamo prenderci ulteriori responsabilità e collaborare con altre istituzioni – prosegue De Luca – visto l’evolversi della pandemia. Avevamo deciso di mettere in campo tutte le nostre risorse per aiutare la città, ma visto che molte organizzazioni sindacali o esponenti politici vogliono prendere la mia amministrazione come capro espiatorio per le mancanze che sono invece di altri, ho deciso che da oggi faremo solo quello che ci compete”.
“Molti oggi in maniera organizzata – hanno cominciato ad attaccarci o a delegittimare me o gli altri esponenti della mia giunta, addirittura mi sono arrivate minacce”. “Molti commercianti pensano che falliranno per colpa mia – conclude – mentre sono di altri le responsabilità. Tutto questo non è coretto. Che sia l’Asp a gestire l’emergenza Covid come ha fatto fino ad ora, tanto che ancora oggi non ci ha fornito nemmeno i dati adeguati sull’emergenza”.
De Luca ha detto di aver ricevuto “minacce formulate pubblicamente” al suo indirizzo e che ha provveduto a denunciare all’autorità giudiziaria. Minacce che hanno spinto De Luca a revocare l’ordinanza restrittiva da lui firmata, “a tutela dell’ordine pubblico”, come scrive nel provvedimento di revoca.
Il sindaco prevedeva ulteriori restrizioni alla zona rossa, decisione che avrebbe scatenato polemiche, minacce e insulti nei confronti del primo cittadino e della sua famiglia. De Luca spiega che “l’amministrazione comunale non è stata posta nelle condizioni, nonostante gli impegni assunti dall’Asp di Messina e dal commissario territoriale Covid, di avere una precisa cognizione dell’andamento del contagio né dell’andamento dell’emergenza sanitaria in città”.
Oggi si è registrato un record di decessi da coronavirus a Messina e provincia dall’inizio dell’epidemia: 8 in in un solo giorno. Cinque decessi si sono verificati al Policlinico, due al Papado, uno al Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto. Questo l’attuale quadro dei ricoveri: Policlinico 90 (22 in rianimazione), Papardo 41 (12 in rianimazione), 27 a Barcellona Pozzo di Gotto.