CATANIA – La metropolitana interrata su rotaia interesserà un bacino di utenza sempre più vasto, sino a raggiungere il territorio di Paternò con un finanziamento di 342 milioni di euro che il sindaco metropolitano Salvo Pogliese con il dg della Fce Salvo Fiore hanno richiesto al Ministero delle Infrastrutture, supportati dal primo step del Piano urbano di mobilità sostenibile; l’atto di pianificazione della mobilità interurbana che la Città Metropolitana è riuscita a produrre nei tempi necessari per concorrere a raggiungere questo obiettivo, di agganciare la Metro da Misterbianco Centro alla contrada Ardizzone di Paternò e il centro del popoloso comune pedemontano.
Il sindaco metropolitano Salvo Pogliese, l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, il direttore generale della FCE Salvo Fiore e l’ing. Giuseppe Galizia dell’Ente hanno illustrato i piani di sviluppo della metropolitana, alla luce di di questo nuovo fondamentale passaggio, presenti i deputati regionali Alfio Papale, Gaetano Galvagno e Giuseppe Zitelli; Nino Naso sindaco di Paterno con il vice sindaco Ignazio Mannino e l’assessore Rosanna Natoli; il sindaco di Motta, Anastasio Carrà, e in rappresentanza del sindaco di Belpasso, l’assessore Davide Guglielmino e il consigliere Carmelo Paolo Moschetto.
POGLIESE: “PAGINA MEMORABILE PER LA MOBILITA'”. “Stiamo scrivendo una nuova pagina memorabile per la mobilità sostenibile – ha detto il sindaco metropolitano di Catania Salvo Pogliese – perché siamo a un passo dal raggiungere un obiettivo grandioso per la nostra Area metropolitana. Il percorso è stato denso di ostacoli, superati però grazie alla forte intesa tra i rappresentanti istituzionali. Se tutto andrà bene, nel 2026 presumibilmente la metropolitana di Catania conterà ventisette stazioni e trenta chilometri di lunghezza, da Paternò all’aeroporto di Fontanarossa, attraversando i comuni di Belpasso e Misterbianco.
I vantaggi sono intuibili e migliorerà la qualità della vita dei cittadini nel suo complesso. La mobilità sostenibile ridurrà le emissioni e l’impatto ambientale di gas nocivi; con la riduzione dei flussi veicolari privati aumenterà la sicurezza stradale e, infine, l’intermodalità darà più potenzialità a tutto il territorio”.
Pogliese ha evidenziato “la sinergia interistituzionale del Comune capoluogo con Regione ed Fce e il ruolo di fulcro della Città Metropolitana. Registriamo che superando alcuni rallentamenti per impugnative al Tar, uno stralcio fondamentale del Pums è stato già realizzato e grazie a questo l’ente intermedio di area vasta torna protagonista dello sviluppo. Un’azione – ha aggiunto Pogliese – che consente di pianificare lo sviluppo del prossimo decennio in una visione prospettica di cui le infrastrutture per la mobilità delle persone è elemento essenziale per uno sviluppo sostenibile del territorio.
Durante la presentazione del piano di sviluppo della Metro, è stato ribadito che i lavori delle altre tratte vanno comunque avanti: nelle stazione di Cibali la cui apertura è ormai prossima (marzo), mentre Fontana e Monte Pò si presume di renderle operative alla fine del 2021. Previsto un avanzamento dell’iter per la costruzione della linea Stesicoro Aeroporto; mentre per il 2024 è ipotizzata l’apertura della stazione Misterbianco centro.
FALCONE: “COLLEGHIAMO AREE PEDEMONTANE E AEROPORTO”. “Completiamo il circuito della nuova mobilità del Catanese – dichiara l’assessore regionale Marco Falcone – collegando così le aree pedemontane all’aeroporto e al capoluogo, riducendo l’impatto di veicoli e traffico sulla città, dunque a difesa dell’ambiente. Il Governo Musumeci, in tale ottica, è al servizio del territorio così da implementare questa infrastruttura che, in pochi anni, sarà un’autentica rivoluzione per i trasporti nell’area etnea.
In sinergia con il sindaco Salvo Pogliese e la virtuosa governance Fce, avevamo recuperato a Bruxelles gli oltre 400 milioni per la tratta Stesicoro-Aeroporto ed oggi poniamo le basi per il completamento dell’asse metropolitano fino a Paternò. Al sistema Circumetnea, si sommano poi gli sforzi della “cura del ferro” voluta dal presidente Musumeci che, a breve, ci porteranno all’apertura della stazione ferroviaria di Fontanarossa. E ancora, entro fine anno, avremo i nuovi treni Fce acquistati con il contributo dell’Europa e della Regione. Andiamo avanti su questa strada, per la svolta infrastrutturale a Catania e nel resto della Sicilia”.
FIORE: “UNDICI CHILOMETRI E CINQUE STAZIONI”. Il direttore generale Fce Fiore ha spiegato il dettaglio del progetto che si sta per finanziare: “Il prolungamento della tratta da Misterbianco Centro alla contrada Ardizzone – Paternò prevede un tracciato lungo undici chilometri e mezzo di linea, tra superficie e gallerie. Cinque le stazioni: Gullotta, Belpasso (Piano Tavola), Valcorrente, Giaconia e Ardizzone. Tra la stazione finale il centro urbano di Paternò è previsto l’uso di una navetta in un percorso interrato, il People Mover, lungo un chilometro e duecento metri che agevolerà ulteriormente gli spostamenti ai residenti paternesi. Tutte le stazioni (tranne Piano Tavola per mancanza di spazio) saranno dotate di ampi parcheggi per consentire la sosta di interscambi di auto e moto ai passeggeri che poi prenderanno la Metro. Abbiamo già commissionato nuovi treni all’avanguardia con carrozzerie firmate Pininfarina: anche questo renderà più attraente viaggiare in metropolitana”.