CATANIA – “L’emergenza sanitaria legata al Covid è segnata da numeri importanti ma meno gravi di quelli che si registrano in altre realtà dell’Isola, se rapportati al numero di abitanti; il sistema sanitario è appesantito da numerosi interventi ed è comunque importante la sinergia pubblico-privato e il fondamentale ruolo del volontariato”. E’ il quadro emerso dal Consiglio comunale straordinario durato oltre 4 ore ed incentrato sull’emergenza coronavirus.
RAZZA: “GLI OSPEDALI NON SONO IN SOFFERENZA”. Atteso l’intervento dell’assessore Ruggero Razza, al quale hanno fatto riferimento tutti i consiglieri. “In questa terza fase – ha riferito l’assessore regionale alla Sanità – c’è una maggiore crescita dei contagi, ma la capacità diagnostica dei sistemi sanitari territoriali è superiore a quella dei primi mesi dell’emergenza. A fronte di un incremento quotidiano dei contagi, registrato con un numero altissimo di tamponi, abbiamo una più bassa ospedalizzazione. Le strutture non sono andate in sofferenza, neppure i pronto soccorso. Siamo al di sotto dei parametri previsti dai decreti ministeriali. In Sicilia fra l’altro abbiamo messo in campo azioni che hanno fatto la differenza, dai Covid hotel alle residenze sanitarie assistite per il Covid. E va evidenziato il lavoro svolto a favore di ospedali quali il San Marco, il Garibaldi centro, il Cannizzaro. E solo dal 7 ottobre il presidente Musumeci ha ottenuto la delega per potere intervenire autonomamente su vari fronti. Adesso dobbiamo rafforzare la campagna vaccinale, sulla quale abbiamo raggiunto numeri altissimi, ma sono subentrate le nuove difficoltà dovute alla Pfizer”.
POGLIESE: “CATANIA NON E’ LEADER NEI CONTAGI”. Il sindaco, Salvo Pogliese, ha chiuso il dibattito tracciando il quadro degli interventi posti in essere dall’Amministrazione comunale nei diversi settori, dalla protezione civile alla polizia municipale, dai servizi sociali alla pubblica istruzione, dal servizio tributi alle partecipate. Il primo cittadino ha sottolineato come non sia vero “che Catania registra il più alto numero di contagi e di morti per Covid, perché i dati vanno rapportarli al numero di abitanti. Il report regionale degli ultimi quattro giorni, per esempio, pone la città al quarto posto dopo Caltanissetta, Palermo e Trapani.
“Riguardo ai tamponi – ha continuato Pogliese – possiamo con orgoglio dire che dal 28 novembre ne sono stati effettuati 34.254 nel drive in di San Giuseppe La Rena, dal 15 dicembre 52mila all’aeroporto, dal 21 novembre 25.301 nelle case di cura e drive in nella provincia, 1875 nell’area di San Giorgio, per un totale di 114 mila test rapidi”.
Il resoconto del sindaco si è soffermato su cosa è stato fatto anche dal punto di vista economico, malgrado il dissesto. Riduzione della Tari del 60 per cento per tutte le attività economiche e commerciali, dell’85 per cento della Tosap per bar e ristoranti, con l’estensione del suolo pubblico per il 75 per cento per mercati storici e rionali e 50 per cento per mercati artigianali. Iniziative anche da parte di Sidra, Asec, Sostare.
Sul piano del controllo del territorio la polizia municipale, anche con l’assunzione di 30 nuovi vigili, ha fatto verifiche che hanno interessato 14.495 persone ed elevato 400 verbali, controllato 20131 attività commerciali con 138 sanzioni e 133 esercizi chiusi. Sul fronte del sostegno alimentare, 12.670 sono le richieste di buono spesa approvate (su 16mila), oltre 400mila euro raccolti con Catania aiuta Catania e 5.500 pacchi spesa consegnati. Il sostegno familiare si è concretizzato anche in 1100 domande prese in carico, 800 minori assistiti con RestateCovid, 250 aiutati col progetto doposcuola. Molteplici le iniziative realizzate con i volontari di croce rossa e altre associazioni, con il coordinamento della Protezione civile comunale”.