PALERMO – “Ogni volta che vengo a Palermo ritengo un dovere civico e umano rendere omaggio a Paolo Borsellino e agli uomini e alle donne della scorta, mi sembra il minimo. Mi sembrava giusto partire da qui”.
Così il leader della Lega, Matteo Salvini, che giunto a Palermo stamani, in vista dell’udienza preliminare di domani sulla Open Arms (è accusato di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio dalla Procura), ha deposto un mazzo di fiori sotto l’albero in via D’Amelio, dove il 19 luglio del ’92 un’autobomba fece saltare in aria il giudice Borsellino e gli uomini della scorta.
Sceso dall’auto, Salvini si è tolto la mascherina per indossarne un’altra, con l’immagine di Paolo Borsellino (foto Elvira Terranova). A donargliela è stato Alberto Samonà, assessore leghista nella giunta regionale di Nello Musumeci.
“Conto su un centrodestra compatto e su una indicazione leghista per la prossima presidenza della Regione siciliana. La Lega in Sicilia sarà protagonista delle prossime scelte, cosa che ovviamente tre o anni fa non fu perché non eravamo la Lega che siamo oggi, perchè anche in Sicilia è cresciuta”.
“Oggi incontro Musumeci, continuo a lavorare positivamente con lui e con tutti i governatori – ha aggiunto Salvini – In questo periodo sento più spesso i governatori da Musumeci a Fedriga che i miei genitori, come è giusto che sia perché le Regioni suppliscono alle mancanze del governo”.
Sono 9 al momento le potenziali parti civili nel procedimento per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio a carico dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini che si aprirà domani con l’udienza preliminare davanti al gup di Palermo Lorenzo Jannelli nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo.
Il leader della Lega rischia il rinvio a giudizio per aver rifiutato lo sbarco a Lampedusa alla nave dell’Ong spagnola Open Arms che aveva soccorso in mare un centinaio di migranti ad agosto del 2019. Da qui le accuse di sequestro e rifiuti di atti d’ufficio formulate dal tribunale dei Ministri di Palermo e ribadite dalla procura che ne ha chiesto il rinvio a giudizio. Oltre a 5 dei migranti trattenuti per 20 giorni sulla nave spagnola chiederanno di costituirsi parte civile in udienza preliminare Legambiente, l’associazione Accoglie Rete difesa dall’avvocato Corrado Giuliano, l’Ong Save Human e l’Arci.