ROMA – L’Umbria è l’unica regione che registra una classificazione complessiva di rischio “alta”, su un periodo di tre o più settimane consecutive. Lo evidenzia la tabella relativa agli indicatori per la valutazione del rischio Covid allegata al monitoraggio settimanale della cabina di regia. L’indice Rt della regione, invece, è pari a 0.96 (0.9-1.02).
Secondo l’Istituto superiore di sanità questa settimana si continua a osservare un “miglioramento del livello generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio basso”. Complessivamente una sola regione, dunque, ha una classificazione di rischio alto (contro quattro la settimana precedente), 10 con rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto) e 10 con rischio basso.
L’occupazione in terapia intensiva a livello nazionale, sostiene l’Iss, è sotto la soglia critica (28%). Ma sono “forti le variazioni regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’incidenza, impongono comunque misure restrittive”. Diminuiscono i ricoveri in rianimazione, da 2.487 a 2.372 e nelle aree mediche, da 22.699 a 21.355.