Disco verde della giunta comunale presieduta da Salvo Pogliese alla concessione di un contributo straordinario di 3.000 mila euro “una tantum”, finalizzato a sostenere le spese a sostegno di un affitto di un nuovo alloggio, per la durata di un anno, a quei nuclei familiari sfollati dall’immobile di via Castromarino che non hanno usufruito delle altre agevolazioni messe in campo dall’assessorato ai Servizi sociali guidato da Giuseppe Lombardo e adottati dal consiglio comunale con la modifica al regolamento di assistenza economica.
“Abbiamo mantenuto fede all’impegno di sostenere nei modi consentiti dalla legge – ha detto il sindaco Salvo Pogliese – questi nuclei familiari che da un anno sono in condizione di oggettiva difficoltà. La misura adottata dalla giunta di un contributo di tremila euro sgombera ogni dubbio sulla nostra concreta volontà di aiutare in ogni modo legittimo questi nostri concittadini rimasti improvvisamente senza casa. I provvedimenti messi in campo sono sempre stati finalizzati ad alleviare, per quanto nelle nostre possibilità, le difficoltà di queste sfortunate famiglie della nostra comunità cittadina”.
Degli aiuti alle 17 famiglie di via Castromarino si è occupata, in due occasioni, anche la trasmissione televisiva “Striscia la Notizia”. Degli sfollati, la prima ad avere un ricovero momentaneo del Comune, è stata una donna in gravidanza. Altri, invece, in possesso dei requisiti richiesti, hanno usufruito del buono casa messo a disposizione dall’amministrazione comunale coi fondi comunitari del Pon Metro. Le altre tredici famiglie, invece, potranno contare su questo contributo straordinario di tremila euro corrispondente a un’annualità del buono casa.
L’atto deliberato dalla giunta Pogliese è stato proposto dall’assessore comunale Giuseppe Lombardo che ha sempre garantito la vicinanza del Comune alle famiglie in difficoltà: “Comprendo – ha detto l’assessore Lombardo – che le misure prima adottate non sempre hanno avuto riscontro concreto per fattori esterni alla nostra volontà come la condizione di emergenza sanitaria e le difficoltà connesse al mercato delle case sfitte. Abbiamo trovato una soluzione condivisa e soprattutto legittima alla luce del particolare momento di emergenza che attraversano questi nuclei e finalmente aiutato quei nuclei familiari che ancora non avevano potuto usufruire degli aiuti”.