ROMA – Il Covid non rallenta la sua corsa, se non lentamente. Con le varianti che intralciano la lotta al virus. Così, Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, pensa di suggerire al governo delle soluzioni drastiche.
“E’ urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2 – ha detto Ricciardi -: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata”.
“Oltre a ciò, va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale. E’ evidente che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno. Ne parlerò col ministro Speranza questa settimana”, ha annunciato.
“In questo momento le attività che comportino assembramenti non sono compatibili con il contrasto alla pandemia da Covid-19 in Italia e gli impianti da sci rientrano in tali attività. Non andrebbero riaperti – ha aggiunto Ricciardi -. Non dimentichiamo che la variante inglese è giunta in Europa proprio ‘passando’ dagli impianti di risalita in Svizzera”.
E’ “necessario adottare una drastica strategia no-Covid come hanno fatto i Paesi dell’Asia ma anche – ha affermato Ricciardi – Germania e Stati Uniti. Questo significa attuare un lockdown totale immediato ma di durata limitata. Tale strategia per abbattere il virus è quella condivisa e concordata dai maggiori scienziati al mondo”.
La strategia a fasce per colori adottata in Italia, invece, “sta dimostrando che le zone rosse migliorano, quelle arancioni mostrano una stabilità dei parametri e quelle in giallo peggiorano. Andando avanti così si determina uno stillicidio che perdurerà per mesi. La situazione pandemica attuale non è abbattibile se non adottando subito una strategia no-Covid drastica. Solo così si potrà tornare in qualche modo alla normalità”.
Il ministro Speranza, ha concluso Ricciardi, “è per la linea del rigore, basata sulla suddivisione in zone. In questo momento, però, questo approccio non basta”.