Lo scultore Arturo Di Modica, l’autore del celebre “Toro di Wall Street”, è morto ieri sera Vittoria, nella sua casa di contrada Pozzo Bollente. Aveva 80 anni, festeggiati qualche mese fa. Aveva trascorso gran parte della sua esistenza negli Stati Uniti.
Il toro, noto negli Usa come “Wall Street bull” o “charging bull”, è una grande scultura in bronzo che realizzò interamente a sue spese nel 1987, dopo il crollo della Borsa di Wall Street. Sarebbe costata circa 350 mila dollari. La installò, senza alcuna autorizzazione, il 16 dicembre di quell’anno proprio davanti al palazzo della Borsa di New York.
Di Modica, che in quegli anni viveva negli Usa, voleva simboleggiare la forza possente e la capacità di rinascita del popolo americano nei momenti difficili, e anche della Borsa, di risollevarsi. L’opera avrebbe dovuto essere rimossa, ma dopo alcuni tentativi andati a vuoto e rimasta al ‘suo’ posto. E nel tempo è diventata uno dei simboli più noti degli Stati Uniti e uno dei monumenti più visitati e fotografati di New York.
Tornato in Sicilia, nella sua città d’origine, a Vittoria, Di Modica aveva costruito la sua dimora fuori città, in contrada Pozzo Bollente.
“Quando stamane ho saputo della sua scomparsa – dichiara il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci – mi sono commosso ricordando un episodio di oltre un anno fa, poco prima che scoppiasse la pandemia. Mi trovavo a New York, per una visita istituzionale, e il maestro Di Modica, avendo saputo della mia presenza, volle a tutti i costi incontrarmi. Ci teneva a conoscere personalmente il presidente della sua Regione, alla quale continuava a essere legato da un filo indissolubile, nonostante vivesse, ormai da tempo, in America”.
“Siciliano di fama internazionale – prosegue Musumeci -, Di Modica aveva mantenuto la sua umiltà e dovunque era stimato e ben voluto. Alla famiglia va il cordoglio mio e dell’intero governo”.