L’Italia ha concesso il porto di Augusta alla Ocean Viking che ha a bordo 422 migranti salvati nei giorni scorsi al largo della Libia. Tra di loro anche 8 risultati positivi al Covid. La nave di Sos Mediterranee si trova ora a poche miglia dalle coste sudorientali della Sicilia.
“Ci serve subito un porto sicuro”, aveva scritto questa mattina Luisa Albera, coordinatrice di ricerca e soccorso a bordo della nave.
“Questa settimana – ricorda Albera – un numero altissimo di persone hanno cercato di fuggire dalla Libia attraverso il Mediterraneo centrale, anche a causa delle condizioni meteorologiche favorevoli alle partenze. Il team della Ocean Viking ha salvato la vita a 424 persone (una donna incinta ed il suo compagno sono stati evacuati a Malta, ndr), non solo perché è un nostro obbligo di marittimi, ma anche perché come esseri umani continuiamo a credere nel diritto alla vita per tutti”.
“La responsabilità passa adesso agli Stati che possono prestare assistenza: occorre assegnare senza indugio un porto sicuro per far sbarcare i sopravvissuti. Alcuni di loro – aggiunge – si trovano in precarie condizioni di salute. Siamo in grado di isolare i casi positivi e contenere la diffusione del Covid a bordo. Ma – sottolinea la coordinatrice del soccorso – sebbene a bordo della Ocean Viking si applichino rigorosi protocolli di contenimento del contagio, parliamo comunque di una nave lunga 69 metri. Questo fa sì che i sopravvissuti siano comunque in condizioni di vicinanza reciproca sul ponte di poppa. Questa situazione è un motivo in più, per i 422 naufraghi che restano a bordo, per essere prontamente fatti sbarcare in un in un porto sicuro”.
“Il peggioramento delle condizioni meteorologiche e la prospettiva di pioggia e vento forte – conclude Albera – aggravano ulteriormente la nostra situazione. Non possiamo fornire a tutti i naufraghi uno spazio al coperto nei container che si trovano sul ponte della nave. Cercherò di trovare riparo per l’Ocean Viking come meglio posso, ma le previsioni sono pessime. I 422 sopravvissuti attualmente sulla nostra nave – inclusi neonati, bambini piccoli, donne incinte, minori che viaggiano da soli hanno gli stessi diritti di chiunque venga salvato in mare. Hanno urgente bisogno di sbarcare in un porto sicuro”.