RAGUSA – Due donazioni hanno permesso all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa di sviluppare un progetto di innovazione digitale frutto delle idee di Rosario Criscione, ingegnere biomedico e Piero Maltese, sviluppatore software che hanno agito seguendo le istruzioni basate sulle necessità del reparto, di Antonino Nicosia (nella foto al centro tra Piero Maltese e Rosario Criscione) , direttore della UOC di Cardiologia.
L’idea si chiama “Gaudia”, si tratta di un sistema che permette di gestire telematicamente i pazienti in ingresso in ambulatorio. “Gaudia” include molteplici funzionalità in un unico strumento che consente, non solo di avere una numerazione ordinata di pazienti, ma anche di rilevare la presenza della mascherina e la misurazione della temperatura del paziente in ingresso. Se uno dei due requisiti di sicurezza sanitaria non è soddisfatto, il sistema non eroga il biglietto per la coda e lancia un alert agli operatori in ambulatorio. Queste importanti funzionalità vengono svolte da un termoscanner integrato in Gaudia, che è stato donato da “Canapar”, multinazionale con sede a Ragusa specializzata nell’estrazione di principi attivi per l’industria cosmetica e farmaceutica.
Durante i mesi in cui il sistema è stato utilizzato, “Gaudia” ha suscitato la curiosità e l’interesse, non solo degli operatori sanitari, entusiasti di potersi servire di uno strumento che garantisce la privacy del paziente e semplifica il lavoro, ma anche dei pazienti stessi che possono contare su un sistema già ampiamente utilizzato in ambienti extra sanitari.
Il team è al lavoro per integrare ancora più funzionalità, come la possibilità di inviare Sms ai pazienti per avvertire del loro appuntamento, così da rendere le liste d’attesa più efficienti oppure la possibilità di pagare direttamente tramite “Gaudia” senza bisogno di recarsi all’ufficio ticket.