CATANZARO – Le Regioni Calabria e Sicilia presenteranno un documento congiunto per chiedere al nuovo governo di riavviare il progetto per la costruzione del ponte sullo Stretto. È quanto stabilito nel corso di una riunione in videoconferenza organizzata da Lettera 150, l’associazione di professori universitari che sta elaborando proposte per il superamento dell’emergenza legata alla pandemia di coronavirus e per la ripartenza del Paese.
Al vertice, oltre ai presidenti delle due regioni, Nino Spirlì e Nello Musumeci, hanno preso parte i rappresentanti di Lettera 150 e l’assessore calabrese alla Infrastrutture, Domenica Catalfamo.
“Il ponte sullo Stretto – ha detto Spirlì – non è un sogno o un progetto sindacabile: è un’infrastruttura strategica della quale l’Europa non può più privarsi. L’opera è indispensabile per collegare terre che, per troppo tempo, sono sembrate periferiche e che hanno patito l’abbandono delle istituzioni; terre che, invece, sono miniere da scoprire e valorizzare. Ecco perché chiediamo una nuova attenzione al nascente governo Draghi e all’Europa. Gli unici contrari alla costruzione del ponte, nel Parlamento italiano, restano i deputati e i senatori del M5s, i quali – ha sostenuto ancora Spirlì – contrappongono a un progetto già esistente e cantierabile un tunnel, frutto di immaginazioni politiche nichiliste, annientatrici della realtà”.