La Sicilia punta alla zona gialla. Passata dal rosso all’arancione, l’Isola spera ora in un nuovo cambio di colore in base agli ultimi dati Covid.
Interpellato sul tema in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha spiegato: “Sicilia in zona gialla? Vedremo, aspettiamo i dati di venerdì prossimo. Per cambiare colore dovremmo avere la metà dei contagi di oggi. Inoltre, l’assenza di un governo che abbia una prospettiva di gestione dell’emergenza rende più difficile la programmazione per le Regioni, in ogni caso dobbiamo completare questa settimana”.
Musumeci ha parlato con i giornalisti per fare il punto sulla campagna vaccini anti Covid in Sicilia: “Siamo pronti ad acquistare i vaccini qualora fossimo autorizzati a farlo – ha detto il presidente della Regione – ora non c’è possibilità di compiere acquisti autonomi. Se dovessero cambiare le regole, noi in 24 ore saremmo in condizioni di formalizzare la richiesta di acquisiti. Se dovessero arrivare quelli concordati comunque potremmo andare a gonfie vele fino ad agosto-settembre. Il vaccino russo Sputnik? No a ideologie, la vita innanzitutto”.
“Entro l’estate – annuncia Musumeci – contiamo di immunizzare la maggioranza della popolazione. Tutto dipende dalla quantità di vaccino che arriverà nella nostra isola”. In Sicilia, al momento, sono state vaccinate 113.467 persone, di cui 97.848 hanno già completato il richiamo, una percentuale quindi dell’86,2 per cento. Numeri destinati ad aumentare quando ai centri di vaccinazione già presenti sul territorio siciliano si aggiungeranno nove nuovi hub provinciali. E il prossimo obiettivo è quello di coinvolgere nella somministrazione del vaccino anche i medici di medicina generale e le farmacie.
“Non condividiamo l’allarme sulla variante africana – ha aggiunto il governatore – anche se siamo in allerta. Dopodomani avremo le verifiche in corso all’Istituto Zoosperimentale. Abbiamo contezza invece di tre possibili casi di variante inglese, nessuno dei tre però risulta al momento particolarmente grave”.
Musumeci ha spiegato che la Regione sta lavorando per attrezzare nove centri hub, uno in ogni capoluogo di provincia, che si aggiungeranno ai 65 punti vaccinali già presenti in Sicilia. A Palermo l’hub sarà alla Fiera del Mediterraneo.
L’assessore Razza ha annunciato l’arrivo, nella giornata di oggi, delle prime 20 mila dosi del vaccino di AstraZeneca. Entro fine mese le dosi complessive saranno 102mila.
“C’è preoccupazione attorno al vaccino di AstraZeneca – ha detto Razza – sul rapporto tra l’uso e la possibile presenza di varianti anche alla luce della scelta del governo del Sudafrica di sospenderne la somministrazione: noi abbiamo il dovere di tranquillizzare le persone, questo è messaggio dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. Anche per AstraZeneca chiediamo di rispondere positivamente alle categorie interessate. Il nostro appello parte da questa settimana. La vaccinazione di massa arriverà nella fase successiva del secondo trimestre”.
La somministrazione del vaccino di AstraZeneca comincerà questa settimana e riguarderà due categorie: forze dell’ordine e armate, e dipendenti delle scuole (fascia di età compresa tra i 18 e i 55 anni). “Valuteremo se iniziare entrambi gli elenchi in parallelo o se partire da uno di questi, aspettiamo la decisione della Conferenza Stato-Regioni – ha spiegato Razza – Le sedi di vaccinazione in questa fase saranno i centri vaccinali. La prossima settimana si opererà anche nei nove hub provinciali. Sull’andamento di questa campagna, anche in relazione a ulteriori disponibilità di vaccini è in corso da parte della Regione il recepimento dell’accordo con la Medicina generale. Ieri ho incontrato i vertici di Federfarma perché la Sicilia intende dare esecuzione alla norma della legge di stabilità per coinvolgimento delle farmacie nelle vaccinazioni”.
Sono 76.041 le prenotazioni fatte dagli over 80 per la somministrazione del vaccino. Il 90% ha utilizzato la piattaforma online, il 10% il call center. L’86% dei prenotati ha un’età compresa tra gli 80 e gli 89 anni, il 14% tra i 90 e i 99 anni.