Dopo lo stop al vaccino anti Covid AstraZeneca deciso il 15 marzo dall’Agenzia del farmaco e il nuovo via libera, i cittadini rimangono perplessi. L’Ema ha rassicurato che “il vaccino è sicuro e i benefici sono superiori ai rischi”, “si escludono relazioni con trombosi ma non è escluso un legame con rari casi di trombosi”. Quindi, il foglietto illustrativo del vaccino dovrà essere aggiornato.
“Poiché se riprende la somministrazione – afferma il Codacons Sicilia – i cittadini rischiano di non comprendere la sottile distinzione e di allontanarsi irrimediabilmente dalla vaccinazione, sarà indispensabile l’esempio dei membri delle istituzioni”.
“Se il governo regionale, sulla scorta del parere dell’Agenzia europea del farmaco, disporrà per la ripresa della somministrazione, l’unico modo per ridare fiducia in quel vaccino è che le istituzioni diano l’esempio concreto e si vaccinino pubblicamente, a partire dal presidente della Regione Siciliana, assessori e dal Parlamento regionale per arrivare ai sindaci”, continua in una nota il Codacons Sicilia.
“Sarebbe impossibile, altrimenti, pensare di tranquillizzare la gente solo con sottili variazioni linguistiche nel foglietto illustrativo del vaccino, pretendendo che i cittadini si sottopongano alla somministrazione dopo aver assistito, in questi giorni, a un clima di grande incertezza e approssimazione, comunicazioni e provvedimenti contrastanti nel giro di poche ore”.
“Tutti i membri delle istituzioni dovranno sottoporsi a una vaccinazione pubblica e controllata, con AstraZeneca. Diversamente, i cittadini avranno ben ragione di rifiutarsi e di affrettarsi a eleggere una nuova classe politica competente e responsabile”.
“AstraZeneca? Comincino a farlo le istituzioni”
La proposta del Codacons Sicilia: "Dal presidente della Regione ai sindaci, diano loro l'esempio: in caso contrario i cittadini avranno ragione di rifiutarsi"