E’ il giorno del derby. A quasi otto anni di distanza dall’ultimo incrocio (21 aprile 2013), Catania e Palermo tornano a incrociarsi al Massimino.
Allora era Serie A, stavolta la grande classica di Sicilia sarà valida per la 28esima giornata del campionato di Serie C e purtroppo, come all’andata, si giocherà senza pubblico.
I rossazzurri si presentano al calcio d’inizio della sfida odierna, fissato per le 20.30, forti di sette punti in più in classifica, con una partita in meno disputata e un -2 di penalizzazione, ma la trappola è dietro l’angolo.
Le difficoltà del Palermo, che ha appena esonerato Boscaglia affidando la squadra al suo vice Giacomo Filippi, non devono ingannare.
Già nel primo duello stagionale, al Barbera lo scorso novembre, i padroni di casa, pur con gli uomini contati a causa dell’emergenza Covid e il solo portiere di riserva in panchina, interpretarono meglio la partita, raddrizzata nel finale da Pecorino.
A ciò si aggiunga la serie di incontri ravvicinati imposti dal calendario che potrà farsi sentire in termini atletici, in particolare per gli etnei (costretti a un impegno in più a causa del recupero di sette giorni fa con la Paganese).
Anche stavolta le assenze saranno molteplici. Il Catania dovrà fare a meno dello squalificato Tonucci e degli infortunati Piccolo, Zanchi e Martinez. Tra i 22 convocati c’è il convalescente Volpe, destinato alla panchina.
Nel Palermo mancheranno gli squalificati Almici, Odjer e Saraniti, gli infortunati Doda, Lancini e Corrado nonché Kanoute, fuori per motivi disciplinari.
Raffaele è intenzionato a rispolverare il 3-4-3 con Confente in porta, il rientrante Sales, Giosa e Silvestri in difesa, Calapai, Dall’Oglio, Welbeck e Pinto a centrocampo, Golfo, Sarao e Russotto in avanti.
Filippi non cambierà il 4-3-3 utilizzato recentemente dal suo predecessore schierando Pelagotti tra i pali, Accardi, Somma, Marconi e Crivello nel reparto arretrato, Luperini, De Rose e uno tra Martin e Santana in mediana, Silipo, Lucca e uno tra Valente e Floriano nel tridente.