CATANIA – Etna irrequieto con il decimo parossismo dal 16 febbraio che costringe i catanesi ed i cittadini del paesi pedemontani e non solo a “convivere” anche la cenere vulcanica. Oltre all’ordinanza che impone il divieto di transito dei mezzi a due ruote, il Comune di Catania è alle prese con la rimozione della cenere lavica, anche se non mancano le difficoltà. Chiede interventi immediati il presidente della municipalità Borgio Sanzio, Paolo Ferrara, che segnala un’emergenza sicurezza nel territorio di Borgo-Sanzio.
“Se non si interviene immediatamente, la situazione rischia di peggiora ulteriormente nel giro di pochi giorni. La cenere vulcanica sta mettendo in serio pericolo non solo il traffico delle auto, ma soprattutto il passaggio dei pedoni e di tutti coloro che devono convivere con problemi respiratori di ogni tipo. Corso Italia, piazza Abramo Lincoln e perfino nel Viale Vittorio Veneto con le aiuole che traboccano di sacchetti pieni di cenere nera”.
Il presidente di Borgo-Sanzio plaude alle iniziative intraprese dal sindaco Pogliese per garantire la pubblica sicurezza e, contemporaneamente, propone la creazione di una commissione speciale che riunisca esperti e tecnici di Palazzo degli Elefanti.
“Capisco che si tratta di eventi imprevedibili – afferma Ferrara – ma proprio per questo occorre stilare un piano di lavoro programmatico che entri immediatamente in vigore con la prossima criticità. Già da domani è prevista pioggia e tutta la cenere vulcanica, sparsa per la città, finirebbe nel nostro sistema di condutture per lo smaltimento dell’acqua piovana. Si potrebbero creare “tappi” con conseguente allagamento di strade e piazze”.
In particolare, Ferrara chiede che vengano fatti sopralluoghi ispettivi lungo il Tondo Gioeni, la zona di Vulcania, via Torino, corso delle Province, largo Rosolino Pilo, via Beccaria, viale Vittorio Veneto, piazza Borgo e piazza Lanza.