E’ cessata la fontana di lava al Cratere di Sud Est dell’Etna dopo una notte accompagnata anche da forti boati avvertiti chiaramente in tutto l’hinterland (foto Santo Calì). Permane invece l’attività esplosiva, che produce una nube vulcanica alta circa 4,5 km sul livello del mare che, in base al modello previsionale, si disperde in direzione sudest, così come rende noto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo.
Durante la notte è stata segnalata ricaduta di cenere alla Milia e Trecastagni. Continua il progressivo decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico, pur mantenendosi ancora su valori alti. Numero e ampiezza degli eventi infrasonici rimangono elevati. I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano significative variazioni rispetto alle ore precedenti.
La copiosa caduta di cenere lavica a Catania e sui paesi pedemontani ha coinvolto anche l’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini. Quattro voli dirottati e due cancellati, tra arrivi e partenze.
Dalle 13 è stata disposta la riapertura della pista, dopo le operazioni di rimozione della cenere. A causa del perdurare dell’attività dell’Etna, un settore dello spazio aereo resterà chiuso e questo potrebbe provocare qualche ritardo nei voli.
I passeggeri sono pregati di informarsi sullo stato del proprio volo con le compagnie aeree. Informazioni sull’operatività generale dell’aeroporto sono disponibili sul sito ufficiale dello scalo, www.aeroporto.catania.it e sui profili Facebook e Twitter dell’aeroporto.