ROMA – “Entro l’estate conto che tutti gli italiani che lo vorranno potranno essere vaccinati”. Si è sbilanciato non poco il ministro della Salute, Roberto Speranza, a “Mezz’ora in più”, il programma condotto da Lucia Annunziata su Rai3.
Nel solo mese di marzo, ha spiegato Speranza, “riceveremo dalle aziende farmaceutiche più vaccini di quelli ricevuti dal 27 dicembre al 28 di febbraio, quindi siamo in una fase di accelerazione e le vaccinazioni aumenteranno sempre di più in modo progressivo con l’aumento delle dosi disponibili”.
Oggi però, ha aggiunto, “le varianti del virus hanno prodotto una fase espansiva e di accelerazione dell’epidemia e secondo l’Iss la variante inglese riesce a diffondersi con una velocità maggiore del 40% , ed oggi almeno il 54% dei casi è legato a questa variante. Gli studi sono tuttavia ancora in corso”.
Le varianti cioè, ha detto Speranza, “rappresentano una nuova sfida e rispetto a questa sfida noi siamo costretti , almeno nella fase precedente all’impatto più forte della vaccinazione sulla nostra popolazione, a tenere misure ancora molto rigorose”.
“Pensiamo che il prossimo trimestre sia quello decisivo per le vaccinazioni – ha sostenuto il ministro -. Dall’1 aprile inizia il secondo trimestre in cui ci aspettiamo l’arrivo di oltre 50 milioni di dosi, e puntiamo a raggiungere almeno metà della popolazione. Tra queste dosi ci sarà anche il vaccino di J&J che è monodose. Quindi alla fine del secondo trimestre dell’anno ci troveremo in una situazione in cui la maggioranza sarà vaccinata”.
Speranza ha parlato anche del vaccino russo Sputnik: “Sono aperto al suo utilizzo, purché le verifiche e i controlli delle agenzie preposte abbiano buon fine; quando avverrà questo, noi siamo pronti a collaborare con le autorità russe per rafforzare la produzione”. L’obiettivo, ha aggiunto, “è vaccinare il più possibile, non hanno senso barriere di natura nazionalistica”.
“Quello che mi aspetto – ha concluso – è che l’impatto della variante possa far crescere la curva, quindi mi aspetto che altre regioni vadano verso il rosso con ordinanze di natura restrittiva. Le misure dobbiamo adeguarle all’andamento della curva epidemiologica e valuteremo di giorno in giorno l’andamento della curva “.