CATANIA – Tre imprenditori e il revisore legale di una società fallita, la Seitral srl di Santa Venerina, sono stati arrestati dalla Guardia di finanza nell’ambito di una indagine per reati fallimentari ed evasione fiscale coordinata dalla Procura del capoluogo etneo.
L’operazione, svolta tra la Sicilia, il Lazio e la Campania, è stata denominata Truck. I militari hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip. Sono l’amministratore di diritto della Seitral, Luigi Emilio Demarco, di 55 anni, gli amministratori ‘di fatto’ , Giuseppe e Rosario Russo, rispettivamente padre e figlio, di 41 e 64, ed il sindaco unico e revisore legale, Rosario Scotto D’Abusco, di 65, quest’ultimo bloccato ad Ischia. Tutti e quattro sono stati posti agli arresti domiciliari.
Il Gip ha disposto il sequestro preventivo delle quote societarie e dell’intero complesso aziendale di due società (una con sede a Catania, l’altra a Roma ma che opera nella Zona Industriale di Catania), oltre alle relative disponibilità finanziarie, per un valore di circa 18 milioni di euro.
Le indagini hanno riguardato il dissesto per oltre 20 milioni di euro della Seitral srl, una società del settore dei trasporti con sede a Santa Venerina, riconducibile al gruppo societario di Rosario e Giuseppe Russo.
Secondo quanto accertato, gli amministratori della società, già in dissesto a partire dal 2015 e non in grado di fare fronte al rilevante debito nei confronti dello Stato, non avrebbero provveduto alla copertura delle perdite nel tempo maturate dalla società ed avrebbero resistito alla istanza di fallimento producendo un piano di risanamento fondato su dati societari non veritieri.
Gli amministratori della Reitral avrebbero proseguito nella gestione della società, acquistando nuovi mezzi e distraendo ingenti somme di denaro,aggravando così il dissesto e determinando un debito nei confronti dell’Erario di oltre 14 milioni di euro oltre che distrazioni per oltre 5 milioni e 600 mila euro.
Secondo quanto accertato Dimarco e Russo padre figlio, oltre ad aggravare il dissesto della società, avrebbero, a vario titolo, tra l’altro, sottratto i libri contabili per ostacolare la ricostruzione del patrimonio della società fallita ed avrebbero commesso rilevanti reati tributari non presentando la dichiarazione ai fini Iva per il 2019 relativa a operazioni commerciali del valore di oltre 5 milioni di euro ed omettendo il versamento delle ritenute e dell’Iva per una evasione complessiva di oltre 2 milioni di euro.
D’Abusco, secondo quanto accertato, pur consapevole della ingente posizione debitoria dell’impresa, avrebbe attestato un piano di risanamento della società in cui sarebbero state esposte false informazioni circa la correttezza della contabilità. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro le quote societarie e l’intero complesso aziendale di due imprese: la “Car Fer srl’, con sede a Santa Venerina, come società che ha ricevuto l’intero patrimonio della Seitral, la ‘Pianeta Servizi Con srl’, con sede legale a Ciampino, ma operante a Catania.
Santa Venerina: fallimento ed evasione fiscale, 4 arresti
Dissesto della Seitral, sequestrati beni per 18 milioni di euro NOMI - VIDEO