CATANIA – Gli agenti della polizia di Catania sono intervenuti in via Acquedotto Greco per sedare un’animata lite tra due nuclei familiari dovuta a incomprensioni che andavano avanti da tempo, legate ad una servitù di passaggio.
L’uomo che ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, dopo essere stato minacciato e aggredito fisicamente dai vicini di casa, si era rifugiato impaurito all’interno del suo garage, mentre gli aggressori continuavano a colpire la saracinesca, tanto che l’uomo si era armato di una forbice da giardinaggio per difendersi da un eventuale attacco.
In ospedale l’uomo è stato dimesso con prognosi di giorni 7 per un trauma cranico minore. Versione diversa, invece, è stata fornita dai componenti dell’altro nucleo familiare che, rifiutando di formalizzare querela, hanno dichiarato che dopo essersi recati a casa dell’uomo per avere dei chiarimenti sono stati minacciati con un oggetto (forse un’accetta o un bastone avvolto con fil di ferro).
Neanche la presenza della polizia è servita a calmare gli animi, infatti al rientro dell’uomo dall’ospedale sono continuate le aggressioni e le minacce di morte tra i vicini. Alla fine l’uomo è stata accompagnato nuovamente in ospedale dove ha avuto ulteriori 10 giorni di prognosi sempre per trauma cranico. I due aggressori sono stati arrestati per il reato di lesioni personali aggravate e, su disposizione del Pm di turno, sottoposti agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.
Minacce e botte tra vicini di casa
Catania. Lite in via Acquedotto Greco per una servitù di passaggio: due arresti e un ferito