Stop ad AstraZeneca in Italia. Il governatore siciliano Nello Musumeci chiede “risposte dalle autorità sanitarie europee e nazionali. Tutti i nostri hub vaccinali, approntati per garantire migliaia di somministrazioni giornaliere, sono pronti alla riconversione delle dosi AstraZeneca bloccate, doverosamente, con altri vaccini. I siciliani hanno diritto a veder tutelata la loro salute! Nessuna polemica, ma al governo nazionale chiedo di aiutare chi è sul territorio a spiegare ai cittadini come comportarsi. Non si può mettere in discussione la campagna vaccinale”.
RAZZA: “TUTTO QUESTO FA MALE”. Anche l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza interviene con una diretta sui social: “In Sicilia sono oltre 115 mila i cittadini che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Quello che succede in queste ore fa male. I siciliani, che vedevano la luce in fondo al tunnel, sono giustamente preoccupati. Ora i cittadini che hanno ricevuto la prima dose si stanno chiedendo se avranno la seconda. L’Aifa su questo si pronuncerà domani”.
L’assessore prosegue: “Noi siamo reduci da una lunga riunione con le forze armate per prepararci a una vaccinazione di massa, ma l’atteggiamento di prudenza è nell’interesse dei cittadini. Io ritengo che l’Aifa abbia fatto molto bene a prendersi il tempo necessario, perché stava crescendo un sentimento di distacco dalla vaccinazione che era assolutamente sbagliato. Non bisogna guardare i vaccini con diffidenza, perché sono l’unico antidoto al virus”.
Razza aggiunge: “La campagna deve superare questo momento difficile. Nel portale della Regione da domani potranno prenotarsi i malati estremamente vulnerabili. L’obiettivo rimane quello di vaccinare tutti entro la fine dell’estate. Non dobbiamo perdere la speranza, ci sono milioni di vaccini sicuri nel mondo. Il virus fa sicuramente più paura di quanto ci faccia paura il vaccino. Oggi è arrivata un’altra notizia non edificante ci spettavamo da AstraZeneca 50 mila dosi ne riceveremo 10 mila. In compenso abbiamo notizia di un aumento per la fornitura del vaccino Pfizer, 100mila dosi invece di 50mila. A questi si aggiungerà quello di J&J”.
Razza ha fornito i numeri delle somministrazioni effettuate in Sicilia: quasi 400 mila Pfizer, 115 mila AstraZeneca e circa 19mila Moderna. “Ad aprile cercheremo di superare le 35mila dosi al giorno – ha aggiunto – L’asticella per raggiungere gli obiettivi è a portata di mano”.
CODACONS PREPARA CLASS ACTION. Sempre in Sicilia, dopo lo stop al vaccino il Codacons scende in campo per intentare una azione risarcitoria a favore di tutti i cittadini della regione che, a seguito della somministrazione del vaccino anti-Covid, abbiano subito reazioni avverse gravi.
“Da giorni stiamo ricevendo le denunce dei cittadini che si sono sottoposti alla vaccinazione AstraZeneca e segnalano problemi, in alcuni casi anche gravi, insorti dopo la somministrazione delle fiale – spiega il Codacons Sicilia -. Ovviamente dovranno essere le autorità preposte a valutare un possibile nesso di causalità tra le vaccinazioni e le reazioni avverse gravi, ma ciò che è certo è che, se saranno accertati errori o anomalie in merito al vaccino, i responsabili dovranno risarcire i cittadini per i danni arrecati sul fronte della salute e per i rischi fatti correre agli utenti”.
In tal senso il Codacons raccoglie le pre-adesioni a una class action risarcitoria allo studio dell’associazione, “alla quale possono aderire gratuitamente e senza impegno tutti i cittadini della Sicilia che riscontrino reazioni avverse gravi diverse dagli effetti collaterali indicati nel foglio illustrativo del vaccino AstraZeneca. Per partecipare all’iniziativa e segnalare reazioni avverse è sufficiente seguire le indicazioni alla pagina https://codacons.it/effetti-collaterali-vaccino-astrazeneca/”.
“Quasi 115 mila i siciliani già vaccinati con AZ, in arrivo 100 mila dosi Pfizer”
Razza: "I cittadini vedevano la luce in fondo al tunnel, ora sono preoccupati" VIDEO. Il Codacons regionale prepara una class action