Dopo lo scandalo sui numeri alterati, la Regione siciliana oggi ha fornito i dati del Covid relativi agli ultimi due giorni. Ieri non erano stati comunicati, in quanto la responsabile Maria Letizia Di Liberti è stata posta agli arresti domiciliari.
Ma quello che doveva essere un riallineamento si è trasformato in un nuovo caos. Nel report fornito nel pomeriggio sono stati annunciati 2.904 nuovi positivi su 14.623 tamponi processati, con una incidenza di positivi al 19,85%. Cifre molto più alte rispetto alla media degli ultimi giorni anche considerando l’arco di 48 ore.
I morti sono 21, i guariti 380. Negli ospedali sono ricoverate 1.031 persone (lunedì erano 1.009), delle quali 140 in rianimazione (il valore precedente era 133). Questa la suddivisione dei 2.904 contagiati per provincia: 1.133 a Palermo, 645 a Catania, 288 a Messina, 211 a Caltanissetta, 165 a Trapani, 153 a Siracusa, 147 ad Agrigento, 98 a Enna, 64 a Ragusa.
In serata, però, Mario La Rocca, dirigente della pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla salute, il più alto in grado dopo la bufera sui dati falsi del Covid in Sicilia che si è abbattuta in piazza Ottavio Ziino, ha spiegato: “Purtroppo c’è stato un errore nel computo dei dati, connesso alla conseguente rimodulazione dello staff, visto che i dipendenti che si occupavano di quest’attività sono ovviamente impediti, e alla stessa farraginosità. I dati li abbiamo già rivisti e sono sensibilmente più bassi”.
“Dopo le vicende di ieri – prosegue La Rocca – abbiamo avviato il lavoro di raccolta dati alle 14, non appena abbiamo avuto la possibilità di creare nuove caselle di posta elettronica, alla luce del fatto che ieri c’è stato l’accesso della polizia giudiziaria”.
Secondo quanto comunicato dalla stesso La Rocca in una nota diffusa dalla Regione, “i nuovi positivi registrati in Sicilia relativamente alle giornate del 30 e 31 marzo sono 1.673, per una media di 837 casi giornalieri, dunque in linea con quelli comunicati nei giorni scorsi. Il dato trasferito erroneamente in precedenza, per la pubblicazione sulla piattaforma, faceva invece riferimento al totale dei tamponi positivi inclusi quelli di conferma, cioè comprendente i positivi già rilevati. Quanto sopra è stato già comunicato al Ministero che, nella giornata di domani, ci consentirà di accedere alla piattaforma per rettificare il dato in questione”.
“Quanto sopra – ha ribadito inoltre il dirigente – è avvenuto a causa del blocco delle caselle email di posta certificata, disposto nell’ambito dell’inchiesta in corso. Tale blocco ha provocato inevitabili disfunzioni e rallentamenti nelle consuete procedure di comunicazione dei dati, procedure peraltro affidate ad un nuovo gruppo di lavoro”.
In tutta Italia nelle ultime 24 ore sono 23.904 i nuovi casi. Ieri erano stati 16.017. Sono invece 467 le vittime in un giorno (ieri 529). I tamponi molecolari e antigenici sono 351.221 (ieri 301.451). Il tasso di positività è del 6,8%, in aumento del 1,5% rispetto a ieri.
In totale i casi da inizio epidemia sono 3.584.899, i morti 109.346 . Gli attualmente positivi sono 562.508 (-324 rispetto a ieri), i guariti e dimessi 2.913.045 (+23.744), in isolamento domiciliare ci sono 529.618 persone (-267 ).
Sono 3.710 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 6 meno di ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite – secondo giorno consecutivo di calo -, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 283 (269 ieri). Nei reparti ordinari sono ricoverate 29.180 persone, in calo di 51 unità rispetto a ieri.
Sicilia: prima lo scandalo, ora il pasticcio. Regione: “Comunicati dati sbagliati”
Torna il report Covid, ma riferito alle ultime 48 ore: 21 morti e 2.904 nuovi positivi, poi scesi a 1.673. Il dirigente: "Errore nel computo connesso alla rimodulazione dello staff"