CATANIA – Un ‘cocktail speciale’ che, se ordinato, segnali al barista o al cameriere, che la donna vuole chiedere aiuto perché vittima di violenza. E’ l’idea del Gruppo Donne Fipe Confcommercio che ha avviato, dopo un’intesa con il ministero dell’Interno e la Polizia di Stato una rete a difesa delle donne per trasformare i negozi in presidi di sicurezza sul territorio.
Anche le imprenditrici del gruppo Fipe di Catania hanno aderito, con Anna Urzì, proprietaria del bar Ernesto e responsabile regionale del Gruppo Donne Imprenditrici di Confcommercio, all’iniziativa.
“I bar e i pubblici esercizi costituiscono una rete di locali che ben si prestano a diventare un vero e proprio sistema di controllo del territorio – spiega Urzì, componente del direttivo nazionale della Fipe e referente del progetto per Catania – formando il nostro personale ci si può dedicare alla prevenzione e al contenimento della violenza sulle donne. Una violenza che troppo spesso finisce per incrociare in maniera diretta o indiretta i locali italiani”.
“I casi di cronaca, infatti, ci raccontano di donne in fuga dai loro aguzzini che trovano rifugio nei bar o nei ristoranti aperti e di attenzioni eccessive e tutt’altro che ricambiate da parte di clienti insistenti. È essenziale che chi si trova a vivere queste situazioni sia formato e preparato ad affrontarle al meglio, a riconoscere i segnali di pericolo e a reagire di conseguenza. Per questo – chiosa Urzì – stiamo pensando anche a un cocktail speciale che, se ordinato, sarà come la segnalazione di un disagio che si tradurrà in una richiesta di intervento delle forze dell’ordine”.
Violenza sulle donne, un ‘cocktail speciale’ per chiedere aiuto
L'idea di Fipe Confcommercio: ordinato al barista o al cameriere fa scattare la segnalazione alle forze dell'ordine