Prelievo multiorgano all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Dopo il consenso espresso dai familiari, è stato possibile prelevare fegato, reni e cornee a una donna agrigentina di 69 anni in coma depassè.
L’intervento che si è protratto per 6 ore, ha visto il coinvolgimento degli specialisti del nosocomio agrigentino affiancati da quelli appositamente giunti dall’Ismett di Palermo e dal San Camillo di Roma.
“Grazie alla donazione – afferma il commissario straordinario Asp, Mario Zappia – è oggi possibile offrire nuove speranze a molte persone in serie difficoltà. A nome di tutta l’Azienda rivolgo un sentito ringraziamento alla famiglia della signora A. Z. insieme alle condoglianze per la dolorosa perdita”.
Nonostante l’attuale periodo emergenziale legato alla crisi epidemiologica in corso, non si flette dunque l’attività di “procurement organi e tessuti” che vede impegnata tutta la squadra della Terapia Intensiva dell’ospedale di Agrigento, diretta da Gerlando Fiorica.
L’intervento ha visto la partecipazione del coordinatore aziendale per i trapianti d’organo, Rosa Maria Provenzano, dell’anestesista, Paolo Sgarito, della psicologa Emanuela Solombrino e degli infermieri Calogero Vella, Francesco Ingiaimo e Giancarlo Lombardo.
Agrigento, prelievo multiorgano
di Nuccio Sciacca - Fegato, reni e cornee all'Ismett e al San Camillo di Roma