PATTI (MESSINA) – Ancora un cane trovato ucciso a Patti in provincia di Messina e ancora una volta nonostante le denunce che ha presentato Daniela Lotito presidente dell’Associazione Animalisti Siciliani patrocinata dall’avvocato Maria Rita Mondello e quella che è stata inviata dall’Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) il responsabile di tale reato rischia di restare impunito come molti altri autori di reati simili.
I fatti sono ben esposti nel testo delle due denunce: “Il giorno 6 aprile 2021 alle ore 13.30 è stata segnalata la presenza di una carcassa di cane nel fiume di fronte alla PI.E.CO nella zona industriale di Patti. Il cane di grossa taglia, aveva una corda intorno alla zampa posteriore che si presentava con una frattura palesemente scomposta e buchi sul manto compatibili con ferite di arma da fuoco. Ho provveduto immediatamente a inviare pec alla polizia municipale e alla Asp di Patti affinché procedessero a un sopralluogo atto a determinare le cause della morte”.
Insomma un altro vero e proprio “omicidio di animali” punibile con il carcere ammesso che si riesca a risalire all’autore. “L’omertà di chi sa e tace è la migliore alleata di questi criminali assassini – scrive in una nota Aidaa – l’appello è a tutti coloro che hanno visto questo reato orribile, perché parlino e denuncino i responsabili”.
“Bisogna che si abbatta questo muro di omertà, ma per farlo ci vuole che qualcuno cominci per primo e noi invitiamo gli amanti degli animali a smettere di nascondersi dietro la paura e di venire allo scoperto denunciando i criminali che uccidono i cani in questo modo, noi dal canto nostro lotteremo con tutte le nostre forze perché questi assassini criminali vengano assicurati alla giustizia”.
Cane ucciso a fucilate e gettato nel fiume
Patti. La carcassa dell'animale trovata con una corda intorno alla zampa