a.cig.) Una Potenza, questo Catania. Cinque gol ai malcapitati lucani, quattro vittorie su quattro con Baldini in panchina e una corsa sempre più lanciata verso il miglior piazzamento possibile in chiave play off.
Il quarto posto del Catanzaro, costretto a rinviare la sfida con la Juve Stabia a causa del cluster Covid esploso nei giorni scorsi, è distante tre sole lunghezze (sebbene i giallorossi abbiano una partita da recuperare) e domenica prossima, pandemia permettendo, c’è lo scontro diretto in Calabria.
Sotto gli occhi di Joe Tacopina, rivistosi al Massimino in attesa che giunga l’input decisivo dall’Agenzia delle Entrate per perfezionare il sospiratissimo closing, i rossazzurri divertono e si divertono offrendo una delle migliori prove stagionali.
Squadra spigliata, propositiva, padrona di sé, quella vista all’opera contro i potentini. Un gruppo in crescita sul piano fisico e caratteriale, sempre più a suo agio nell’interpretare i concetti di gioco di Baldini, basati su aggressività, recupero del pallone andando in avanti e non indietro, attacco degli spazi.
E dire che l’incontro si era messo subito in salita con il Potenza avanti al primo respiro. Non sono trascorsi neppure tre minuti quando i centrali difensivi rossazzurri – che possiedono lo stesso passo e in taluni frangenti si nota – si fanno trovare impreparati sulle due punte avversarie: Mazzeo anticipa Giosa raccogliendo un pallone rinviato dalla metà campo lucana e imbecca Baclet, il cui tiro toccato da Claiton s’insacca sul primo palo.
Buona combinazione, che testimonia come la formazione di Gallo – strano a dirsi per un club in lotta per la salvezza – abbia nella fase offensiva la sua arma migliore, complice una discreta varietà di scelta. Dietro, dove la difesa si conferma decisamente poco reattiva, le cose vanno molto peggio.
Ecco perché il 4-3-1-2 del Potenza, nel quale in mediana si muove il grande ex della gara Rosario Bucolo, va attaccato. Gli spazi, del resto, ci sono, visto che gli ospiti cercano di giocarsela evitando un arrocco che non reggerebbe.
Il Catania ci mette un po’ a ingranare esibendo un 4-3-3 con look totalmente rifatto nel tridente, dove trovano posto per la prima volta dal 1′ Di Piazza, preferito all’acciaccato Sarao, e Golfo, oltre al rientrante Russotto.
Una punizione di Maldonado alzata oltre la traversa da Marcone è il primo squillo in avanti, seguito dal pari firmato dalle due novità di giornata nella linea avanzata: bel tocco filtrante di Golfo per Di Piazza, sterzata secca sul legnoso Gigli, rimpallo vinto e botta secca di destro.
Qualche rudezza ospite (3 gialli) accende un po’ gli animi di un match che gradualmente e inesorabilmente comincia a pendere dalla parte rossazzurra sino al sorpasso perfezionato allo scadere del primo tempo, quando Calapai raccoglie un pallone prolungato da Gigli dopo un pregevole spunto sulla sinistra di Russotto e calcia di destro trovando la deviazione di Ricci che taglia fuori Marcone mandando la sfera a carambolare sul palo e quindi in fondo al sacco.
E’ il 2-1, che diventa 3-1 dopo dieci minuti della ripresa: sugli sviluppi di un’occasione non sfruttata da Golfo, chiuso da Marcone in uscita bassa, una sgommata di Calapai mette in crisi la difesa potentina e produce un cross che il portiere ospite riesce solo a toccare addomesticando di fatto la sfera per Di Piazza, libero di appoggiare in rete da pochi passi.
Partita potenzialmente ipotecata, ma rimessa presto in discussione da un bel sinistro incrociato di Sandri, entrato da neppure 60 secondi e lasciato libero di calciare su cross di Coppola.
Giochi riaperti? Per poco. Neppure un quarto d’ora e il Catania torna a più due. Il poker matura grazie alla perla di Russotto, una spettacolare rovesciata a raccogliere il pallone respinto dalla traversa sulla girata a colpo sicuro di Dal’Oglio. Gol, anche questo, in cui c’è lo zampino del solito Calapai, migliore in campo e protagonista dell’accelerazione sulla destra che mette in crisi la sin troppo compassata linea arretrata avversaria.
E qui i giochi si chiudono davvero. Il Potenza non ha più la forza di riproporsi in avanti e i rossazzurri sfiorano la cinquina a più riprese. Prima con Maldonado, che da metà campo tenta la giocata da copertina con un tiro che per poco non sorprende Marcone, poi con un tocco sotto misura del nuovo entrato Reginaldo su imbeccata di Russotto e infine con Manneh, altro ingresso in corsa, che calcia a lato solo davanti al portiere dopo aver chiuso un triangolo con Welbeck.
A forza di provarci, il quinto sigillo arriva. Lo firma un altro nuovo entrato, Zanchi, lesto a ribadire in porta un colpo di testa di Claiton respinto da Marcone. Baldini festeggia godendosi il trionfo del gruppo allargato a lui tanto caro e Joe Tacopina in tribuna fa altrettanto. Con l’auspicio che il prossimo successo del Catania arrivi fuori dal campo, prima di domenica, e riguardi proprio lui, l’avvocato italoamericano.
CATANIA-POTENZA 5-2
Catania (4-3-3): Martinez 6; Calapai 7.5 (25′ st Albertini 6), Claiton 6, Giosa 6, Pinto 6; Welbeck 6.5, Maldonado 7 (35′ st Rosaia 6), Dall’Oglio 6.5; Russotto 7.5 (35′ st Zanchi 6.5), Di Piazza 7 (25′ st Manneh 6), Golfo 6 (20′ st Reginaldo 6). In panchina: Santurro, Borriello, Sales, Silvestri, Tonucci, Izco, Vrikkis. Allenatore: Baldini 7.5
Potenza (4-3-1-2): Marcone 5.5; Coppola 5.5, Gigli 5, Conson 5, Coccia 5; Zampa 5.5 (36′ st Nigro sv), Bucolo 6 (32′ st Bruzzo sv), Ricci 5.5; Di Livio 5.5 (12′ st Sandri 6.5); Baclet 6.5 (12′ st Salvemini 6), Mazzeo 6 (31′ st Volpe sv). In panchina: Santopadre, Brescia, Noce, Panico, Fontana, Romero, Cavaliere. Allenatore: Gallo 5.5
Arbitro: Angelucci di Foligno 6.
Reti: 3′ pt Baclet, 21′ pt Di Piazza, 45′ pt Calapai, 10′ st Di Piazza, 14′ st Sandri, 23′ st Russotto, 47′ st Zanchi.
Note: ammoniti: Di Livio, Conson, Baclet, Welbeck. Angoli: 6-2. Recupero: 2′; 5′. Esposto in curva sud uno striscione per ricordare Caterina De Fresco, tifosa rossazzurra scomparsa prematuramente.
Catania a tutta Potenza
di Alberto Cigalini. Rossazzurri a valanga sotto gli occhi di Tacopina per la quarta vittoria di fila della gestione Baldini: 5-2 ai lucani. Doppietta di Di Piazza, perla di Russotto (foto Galtieri), a segno pure lo scatenato Calapai e il rientrante Zanchi