In esecuzione di un ordine di carcerazione, i carabinieri di Catania hanno arrestato Franco Guglielmino, 45 anni, ritenuto vicino alla cosca dei Laudani, intesi “mussi di ficurinia”; l’uomo dovrà scontare una pena residua di 2 anni, 11 mesi e 16 giorni di reclusione per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, commessa dal giugno 2003 al novembre 2013.
La condanna a carico di Guglielmino scaturisce dalle indagini svolte, su coordinamento della Dda di Catania, nell’ambito dell’operazione “Vicerè”, grazie alla quale si riuscì a delineare l’organigramma del clan Laudani operante nel capoluogo etneo e su quasi tutto il suo comprensorio. Guglielmino è stato rinchiuso nel carcere di Bicocca.
Nuovi guai giudiziari anche per Carmelo Scafidi, 53 anni, appartenente al clan Scalisi, attivo nel territorio di Adrano dove rappresenta l’articolazione locale del clan dei Laudani, intesi “mussi di ficurinia”.
I carabinieri di Paternò hanno notificato un ordine di esecuzione di pena detentiva, emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura di Catania. L’uomo è già detenuto per altra causa nel carcere siracusano di Cavadonna. Scafidi dovrà espiare la pena di 1 anno, 2 mesi e 18 giorni per associazione per delinquere di tipo mafioso.
Catania, condannati fedelissimi del clan Laudani
Associazione mafiosa, pene definitive per i due