PALERMO – Nel 2020 in Italia sono stati avvelenati circa 33.000 cani di questi oltre 5.540 sono quelli che risultano essere stati avvelenati in Sicilia pari a circa al 16.7% del totale (oltre 4.400 quelli morti), di questi oltre 5.000 sono cani randagi avvelenati prevalentemente nelle campagne e nelle zone rurali dell’Isola, gli altri risultano essere stati avvelenati in città e nelle aree urbane.
Secondo i dati raccolti dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente – Italambiente (Aidaa) sulla scorta degli articoli apparsi sui giornali locali e nazionali, e sulle segnalazioni contenute in oltre centro pagine social che si occupano in Italia di questo fenomeno, i cani avvelenati in Sicilia sono stati uccisi prevalentemente con bocconi sparsi per le campagne.
Le province che risultano aver il maggior numero di cani morti avvelenati sono nell’ordine Trapani, Agrigento, Messina ed Enna, mentre Lampedusa risulta essere quella con la maggior densità di cani randagi rispetto alla popolazione presente.
Per quanto riguarda gli aspetti di giustizia, nessuno degli avvelenatori al momento è stato condannato in via definitiva in questa regione, e anche le denunce rispetto al numero di cani segnalati come avvelenati è inferiore al 30% dei casi segnalati.
Nel 2020 quasi 6.000 cani avvelenati in Sicilia
Dati Aidaa: maggior numero di casi nelle province di Trapani, Agrigento, Messina ed Enna. Tra i denunciati nessuno è stato condannato