PALERMO – Il futuro del Palermo Football Club diventa sempre più un rebus. Il club rosanero, ripartito nel 2019 e che milita attualmente nel campionato di Serie C, potrebbe fare registrare importanti novità dal punto di vista societario.
Al comando al momento ci sono Dario Mirri e Tony Di Piazza, imprenditori che hanno fatto rinascere il club dopo il fallimento. Un duo che non va certamente d’amore e d’accordo e che ormai da diversi mesi va avanti a suon di frecciate e atti legali.
Lo scorso anno in Serie D il giro d’affari della società rosanero è stato di 4,5 milioni di euro, numeri importanti per una squadra dilettantistica, ma quest’anno il Covid ha interrotto immediatamente questo circolo virtuoso portando i ricavi a cifre vicine allo zero. Una situazione che certamente non giova per i due imprenditori che da quasi due anni si sono gettati a capofitto su questo progetto.
Per tale ragione al fine di trovare nuovi investitori, la mossa di Mirri, dopo essersi affidato anche alla Pwc per stabilire il valore del club, è stata, secondo quanto riportato da “Il Sole 24 Ore”, quella di dare mandato alla banca d’affari Lazard per disegnare il futuro riassetto societario.
L’obiettivo è riportare il Palermo in Serie A e tornare a far avere alla società un giro di affari di 100 milioni nel giro di 3-4 anni. Cifra che potrebbe lievitare visti gli investimenti che sono già in programma, a partire dalla realizzazione del centro sportivo di Torretta.
Il dilemma resta però quello relativo alle modalità del riassetto societario. Complicato pensare ad un grande investitore che si limiti alla quota di minoranza, più concreta invece l’ipotesi che il nuovo azionista entri con la quota di controllo.
L’acquirente non è stato ancora individuato – anche se si parla di un fondo americano particolarmente interessato all’operazione – ma il dossier sarebbe al vaglio di diversi soggetti che potrebbero essere interessati a questo tipo di operazione.
Palermo, il futuro è un rebus
Conferito mandato alla banca d'affari Lazard per trovare investitori, ma i nuovi equilibri sarebbero tutti da disegnare