PALERMO – Non è il tradizionale pacemaker che si impianta sotto la pelle ma è collocato direttamente, all’interno del cuore da accesso venoso percutaneo e senza alcuna operazione chirurgica. Il pacemaker senza fili è stato impiantato all’ospedale Ingrassia su un paziente di 88 anni, con blocco atrioventricolare parossistico e sincope.
Il sistema “Micra Transcatheter Pacing System” è attualmente l’unico pacemaker leadless (senza fili) in commercio ed ha il vantaggio di evitare possibili complicanze connesse alla presenza di elettrocateteri nella tasca d’impianto. L’impianto del pacemaker senza fili è stato effettuato dagli specialisti cardiologi Mirko Luparelli e Daniele Pieri e dall’infermiere Alfredo Galati dell’équipe di emodinamica dell’UOC di Cardiologia del nosocomio di corso Calatafimi.
“La procedura è percutanea – spiega il Primario della Cardiologia, Sergio Fasullo – il nuovo impianto consente una più rapida ripresa delle normali attività del paziente, migliorandone anche il confort. Le attuali indicazioni all’impianto del pacemaker leadless riguardano solo una relativamente ristretta categoria di pazienti con necessità di stimolazione monocamerale, come i pazienti con fibrillazione atriale permanente a lenta risposta ventricolare o in alcuni casi di blocco atrio-ventricolare parossistico, oppure pazienti con storia di infezioni secondarie a dispositivi intracardiaci. I controlli – conclude Fasullo – seguono gli stessi canali di follow up del tradizionale pacemaker”.
Palermo, impiantato pacemaker senza fili
di Nuccio Sciacca. La tecnica messa a punto dall’équipe di emodinamica dell’ospedale Ingrassia