CANICATTI’ (AGRIGENTO) – La chemioterapia danneggia non solo le cellule neoplastiche ma anche quelle di organi ed apparati lontani dalla sede del tumore. Uno di questi organi è il cuore ed a questo proposito è stato istituito nel presidio ospedaliero “Barone Lombardo” di Canicattì un ambulatorio cardio-oncologico. Si tratta di un servizio specialistico sul quale l’Assessorato regionale alla Salute crede fortemente invitando le aziende siciliane ad istituire appositi ambulatori.
L’input regionale è stato recepito dall’Asp di Agrigento e presso l’Unità Operativa di Cardiologia e Utic di Canicattì, diretta da Luciano Sutera Sardo, ed è stato il direttore del Dipartimento Cardiovascolare Asp, Calogero Vasco, ad avviare un Percorso diagnostico-terapeutico assistenziale con la finalità di proteggere il cuore durante le terapie anti-tumorali.
Il percorso, proposto in sinergia con il reparto di Oncologia, guidato da Antonino Savarino, ha ricevuto anche il contributo del direttore del Dipartimento di Medicina, Giuseppe Augello, del direttore sanitario Asp, Gaetano Mancuso e del commissario straordinario, Mario Zappia.
Il protocollo cardio-oncologico verrà sottoposto alle attenzioni dei responsabili di tutte le Unità di Cardiologia dell’Asp al fine di ottenere livelli omogenei di assistenza sull’intero territorio provinciale agrigentino.
Canicattì, ambulatorio ospedaliero di cardio-oncologia
di Nuccio Sciacca. Come proteggere il cuore durante i cicli di chemioterapia