Tripudio rosa per Egan Bernal, che vince il Giro d’Italia 2021 e diventa il secondo colombiano nella storia ad alzare il Trofeo Senza Fine dopo Nairo Quintana nel 2014.
Nella cronometro finale, 30.3 km da Senago a Milano, lo scalatore della Ineos Grenadiers gestisce con maturità il vantaggio sul ragusano Damiano Caruso, splendido secondo, e Simon Yates e conquista il suo secondo grande Giro in carriera dopo il Tour de France. “Non ho parole, sono calmo fuori ma dentro ho tante emozioni – ha spiegato Bernal -. Questa maglia è speciale, è la corsa più bella nel paese più bello. Non dimenticherò mai questo Giro, a cominciare dalla prima tappa vinta. In questa corsa ho trovato la libertà per poter correre come voglio”.
Caruso va a tutta anche nell’ultima frazione della 104^ Corsa Rosa e rosicchia 30 secondi a Bernal e 1’22” a Simon Yates, consolidando il secondo posto proprio davanti all’inglese della BikeExchange. “Sono state le mie tre settimane, è incredibile quello che sto provando in questo momento. Non avrei mai pensato di raggiungere un traguardo simile”, le parole del siciliano della Bahrain Victorious.
Caruso si è guadagnato la convocazione per le Olimpiadi di Tokyo: “Ringrazio il ct Davide Cassani, ma ci penserò da domani. Questa sera voglio festeggiare”, ha aggiunto il ragusano.
Soddisfatto anche Yates, terzo nella generale. “Ho fatto il massimo, sono riuscito a conquistare il miglior piazzamento di sempre qui al Giro. Tornerò sicuro, amo correre in Italia”, il commento del britannico.
Dopo Caruso il miglior azzurro della generale è Davide Formolo (UAE Emirates), 15°. Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) chiude il suo tribolato Giro in 18^ posizione. Sul podio di Piazza Duomo salgono anche lo slovacco della Bora Hansgrohe Peter Sagan, padrone della maglia ciclamino, e il francese dell’Ag2r Citroen Geoffrey Bouchard, vincitore della maglia azzurra degli scalatori.
Bernal indossa poi anche la maglia bianca di miglior giovane, precedendo il russo Aleksandr Vlasov (Astana) e il fido gregario Daniel Martinez.
La 21^ e ultima frazione è stata vinta da Filippo Ganna, grande favorito della vigilia: il piemontese della Ineos ha fermato il cronometro in 33″48, beffando il francese Remi Cavagna (Deceuninck-Quick Step) e il mantovano Edoardo Affini (Jumbo Visma) nonostante una foratura. Una festa nella festa per la super squadra di Dave Brailsford, che chiude il Giro d’Italia con quattro vittorie di tappa e la maglia rosa di Bernal.