MESSINA – I finanzieri di Messina hanno sequestrato circa 400.000 euro a un noto imprenditore operante nella distribuzione alimentare, originario di Barcellona Pozzo di Gotto (Me).
Secondo l’accusa ci sarebbero convergenti elementi indiziari inerenti un sofisticato meccanismo di depauperamento societario che portava, con evidente danno dei creditori, al fallimento di una importante società con sede nella città del Longano. In particolare, la società investigata, gravata da una perdita di esercizio per oltre 40 milioni di euro, veniva pertanto “lasciata morire”, cedendo il posto ad una “new company”, riconducibile, tuttavia, al medesimo importante Gruppo imprenditoriale e operante nel medesimo settore economico. Successivamente, quindi, i finanzieri peloritani, coordinati dal Sostituto Procuratore barcellonese Veronica De Toni, scandagliando i bilanci presentati a partire dal 2014, rilevavano “una serie di incongruenze, falsità e rapporti di collegamento tra società nonché valori artefatti nei bilanci al fine di dissimulare uno stato di crisi e di insolvenza”, realizzate attraverso una singolare svalutazione dei crediti intercompany, per oltre 30 milioni di euro.
All’imprenditore, B.I. classe ’64, è stato notificato l’avviso di garanzia, in ordine all’ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, nonché ulteriori ipotesi di reato per omesso versamento dell’IVA e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il sequestro ammonta a 388.000 euro, corrispondente all’IVA non versata e costituente il profitto del reato, valore superiore alla soglia di punibilità penale, oggi fissata dalla legge a 250.000 euro.
Elude il fisco con la bad company
Sequestro da 400 mila euro a un noto imprenditore del settore alimentare a Messina VIDEO