PALERMO – L’Asp di Palermo e la rete delle farmacie di tutta la provincia insieme nello screening del tumore del colon retto. Lo screening è rivolto ad uomini e donne di 50/69 anni che, con apposita lettera recapitata a domicilio, vengono invitati a ritirare il kit (Sof test) per la ricerca del sangue occulto nelle feci.
Grazie all’accordo con Federfarma, hanno aderito finora 236 farmacie, delle quali 130 sono, già, state attivate dall’Asp (l’elenco delle Farmacie attive all’indirizzo: https://urly.it/3cmqa ) e nelle quali la provetta potrà essere ritirata (e poi riconsegnata). Progressivamente saranno attivate tutte le altre.
Per offrire un servizio capillare si punta all’adesione di tutte le 378 farmacie di Palermo e provincia. Il cittadino che rientra nella fascia d’età (e che lo scorso anno non ha aderito allo screening), potrà anche partecipare, spontaneamente, al programma di prevenzione oncologica recandosi direttamente in farmacia dove riceverà tutte le istruzioni.
Nell’iniziativa, che punta ad un sempre maggiore coinvolgimento della popolazione in fascia d’età, sono pure coinvolti i vettori di Adf (Associazione distributori farmaci) e di Federfarma Servizi.
Tra ottobre e dicembre 2020 l’Asp di Palermo ha testato un sistema di rilevazione di gradimento dei servizi (customer satisfaction) nei programmi di screening mammografico, cervicale e colonrettale di tutti i centri di competenza. Il questionario online, compilato in maniera anonima, è stato articolato su undici domande allo scopo di indagare il grado di soddisfazione degli utenti in merito agli aspetti gestionali del servizio (modalità di invito, accoglienza o tempi di attesa) e alla qualità percepita nello svolgimento dei test, con sezioni dedicate alla valutazione della competenza del personale addetto e sezioni aperte, attraverso cui si è data la possibilità di evidenziare eventuali criticità emerse.
L’intervento, che rientra nel ciclo di valutazione della performance aziendale, è stato sviluppato grazie anche al prezioso contributo degli studenti in formazione del Corso di laurea in assistenza sanitaria.
“Siamo consapevoli che il raggiungimento degli obiettivi di salute fissati dai Programmi di screening dipendono dalla qualità e dall’umanizzazione dei servizi, messi a dura prova nel periodo della pandemia – ha spiegato Mario Valenza (nella foto con Matteo Rosselli e Florinda Bascone, referente oncologico), responsabile Uo Centro gestionale screening dell’Asp di Palermo – Abbiamo concentrato ogni sforzo per ridurre al massimo i disagi e garantire gli standard qualitativi dei nostri servizi”.
Palermo, in farmacia lo screening oncologico
di Nuccio Sciacca. Accordo Asp-Federfarma per prevenire il tumore del colon-retto