Sei strutture ricettive per anziani chiuse e 87 operatori trovati senza vaccinazione Covid. Questo il bilancio dell’operazione dei carabinieri dei Nas in tutta Italia, anche alla luce della recente ordinanza sull’apertura alle visite.
Gli accertamenti hanno evidenziato criticità importanti a livello di assistenza fornito agli ospiti. In primo luogo è emersa la presenza di operatori sanitari e personale addetto alle strutture risultati privi di copertura vaccinale, divenuta obbligatoria da aprile scorso.
Tale fenomeno, riscontrato in almeno 42 strutture socio-sanitarie in varie province per complessivi 87 tra infermieri, fisioterapisti, operatori socio-assistenziali e restante personale destinato al contatto diretto con gli anziani, rappresenta un potenziale anello di debolezza nella strategia di tutela al possibile contagio degli anziani ospiti, proprio in un periodo di riapertura delle visite esterne dei familiari.
Per quanto riguarda la Sicilia, è stato accertato che il personale sanitario operante in tre comunità alloggio di Messina, Milazzo e Acireale per un complessivo di 12 dipendenti, ha scelto in autonomia di non sottoporsi alla profilassi vaccinali per il Covid.
Inoltre, gli anziani ospitati presso la struttura di Messina non risultavano censiti e non era stato predisposto il documento di valutazione rischi per il personale operante, motivi per i quali il titolare è stato denunciato.
Nel corso di un’ulteriore ispezione in una comunità alloggio per anziani di Catania, il Nas ha constatato l’indebita vaccinazione del convivente della titolare della struttura, il quale aveva avuto accesso al servizio poiché artatamente inserito nell’elenco degli operatori del centro; entrambi sono stati deferiti per falso.
IL BLITZ DEI NAS. Nella prima decade di maggio è stata realizzata, d’intesa con il ministero della Salute, la campagna di controlli che ha coinvolto 572 strutture sanitarie e socio-assistenziali constatando irregolarità in 141 (25%). Contestate 197 violazioni penali e amministrative per 43 mila euro, deferite 36 persone all’Autorità giudiziaria e segnalate altre 136 alle Autorità amministrative.
Le ispezioni hanno determinato la contestazione di 197 violazioni penali e amministrative, per un valore di 43 mila euro, deferendo all’Autorità giudiziaria 36 persone e segnalandone ulteriori 136 alle Autorità amministrative.
Nel corso dell’attività, i militari dei Nas hanno rilevato 63 violazioni per inosservanza delle misure di contenimento alla diffusione da Covid, riconducibili alla mancata attuazione di protocolli per la prevenzione anti-Covid, delle operazioni di sanificazione ed uso di dispositivi di protezione individuale da parte degli operatori.
Alcuni interventi, tra i quali quelli condotti dai Nas di Catania, Pescara, Genova, Torino hanno rilevato situazioni di abbandono di anziani, non accuditi in relazione alle patologie sofferte e alle loro esigenze fisiologiche e motorie, in alcuni casi sfociati addirittura nella mancata somministrazione dei farmaci essenziali per garantire le terapie necessarie per gli ospiti malati e ultraottantenni.
Blitz dei Nas, personale non vaccinato in case di riposo
Irregolarità a Messina, Milazzo, Acireale e Catania VIDEO