CATANIA – I carabinieri di Caltagirone, in relazione ai reati di rapina aggravata, minacce e lesioni personali aggravate, hanno eseguito due ordinanze cautelari emesse dal gip del tribunale di Caltagirone, nei confronti di un 18enne e di un 17enne, entrambi di nazionalità tunisina e ospitati presso lo Sprar. E’ stata fatta luce su una rapina violenta commessa il 21 novembre ai danni di un 24enne di Caltagirone.
La vittima, in compagnia di un amico, era intenta a consumare una birra su una panchina in località Pietre quando, complice forse anche la scarsa illuminazione in quel punto, ha notato la presenza di due giovani che si erano avvicinati per chiedere loro una sigaretta. Ben presto i due, che sembravano essere di origine nordafricana, avevano manifestato le loro reali intenzioni aggredendo il 24enne, scaraventato a terra, bloccato con le ginocchia e preso a calci in faccia.
Solo l’intervento dell’amico, che ha spintonato i due costringendoli a darsi alla fuga, ha evitato guai peggiori al poveretto che, comunque, era già stato derubato del portafoglio e di un telefono cellulare. Neanche il tempo di riprendersi però che per i due malcapitati si profilava l’ennesima sorpresa infatti, con incredibile sfrontatezza, i rapinatori erano ritornati sui loro passi raggiungendoli nuovamente e, quindi, accusandoli di aver sottratto il telefono cellulare ad uno dei due. A questo punto la telefonata da parte dell’amico della vittima con la quale chiedeva aiuto ai Carabinieri veniva percepita dai rapinatori, mettendo così fine al nuovo tentativo d’aggressione.
I 24enne ha riportato lesioni che sono state poi refertate dai medici del pronto soccorso del locale ospedale “escoriazione diffusa al viso con lieve tumefazione da riferiti morsi al dorso, mano sx escoriazione regione dorsale”.
Rapinato e preso a calci e pugni
Caltagirone. Aggredito con la scusa di una sigaretta: in manette due giovani tunisini ospiti dello Sprar