CATANIA – Un’altra notte di spettacolo con fontane di lava alte decine di metri e forti boati che sono stati sentiti fino a Catania. L’Etna si è ripresa ancora una volta la scena per poi a andare “riposare” in attesa di un nuovo parossismo. Ormai è diventata un’abitudine come l’emissione di cenere lavica che questa volta non ha impattato sull’operatività dell’aeroporto di Fontanarossa che non ha subito ripercussioni a differenza del week end scorso.
L’attività stromboliana (foto in home page di Gianluca Zappalà) è proseguita per tutta la notte con esplosioni intra-crateriche e due colate laviche originate dal fianco meridionale del cratere di Sud-Est che si propaga in direzione Sud-Ovest.
Visibile questa mattina dall’A18 Messina-Catania, nei pressi di Fiumefreddo, solo una colonna di gas che risiede in quota. La situazione è monitorata costantemente dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, che sta osservando l’evoluzione attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza. In mattinata non si esclude un nuovo sopralluogo.