I prolassi degli organi pelvici, cioè della parte inferiore dell’addome, originano dalla lassità (come accade per le ernie) dei legamenti, delle fasce e dei muscoli che li sostengono. Le cause? Il parto, ed ecco perché si presenta nelle donne, l’obesità, l’invecchiamento, i traumi e lo sforzo cronico.
Il prolasso degli organi pelvici è difficile da accertare e il trattamento si basa prevalentemente sui sintomi. Un intervento chirurgico mininvasivo è stato eseguito nell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Agrigento proprio per la correzione del prolasso degli organi pelvici con tecnica videolaparoscopica.
La procedura, tecnicamente definita “sospensione laterale laparoscopica” mediante la rete di Dubuisson, consiste appunto nella sospensione degli organi pelvici prolassati mediante l’utilizzo di una protesi che si fissa alla parete vaginale (o all’apice in caso di presenza dell’utero) e poi alla fascia interna dei muscoli laterali dell’addome.
L’intervento, eseguito nei migliori centri di uro-ginecologia nazionali, è stato eseguito da un team esperto guidato dal direttore della Unità Operativa, Maria Rita Falco Abramo, e costituito dai medici Lucia La Marca, Bruno Carlisi e Noemi Ceresi.
“Questa tecnica – aggiunge la Falco Abramo – consente in un unico step di risolvere gli scivolamenti verso il basso di tutti gli organi pelvici (correzione integrale) e di conservare l’utero. La sospensione laterale laparoscopica, oltre a presentare dei vantaggi in per quanto riguarda i tempi operatori e di degenza ospedaliera, permette la correzione del prolasso genitale anche nelle donne giovani e ancora nell’età fertile che spesso rimandano l’intervento a un’età più avanzata per paura di doversi sottoporre alla procedura tradizionale che prevede l’isterectomia”.