CATANIA – Sono state sottratte alla criminalità e restituite all’economia legale e al patrimonio dello Stato ricchezze contaminate, acquisite illecitamente, per un valore di un milione di euro.
Personale della Questura di Catania, nell’ambito delle attività mirate al contrasto della criminalità organizzata di tipo mafiosa, finalizzate all’aggressione dei beni illecitamente conseguiti dai soggetti ritenuti socialmente pericolosi, ha dato esecuzione a tre misure di prevenzione patrimoniali di confisca di beni, già oggetto di sequestro di prevenzione, disposti dal Tribunale di Catania nei confronti di due appartenenti all’associazione mafiosa Santapaola-Ercolano e di un appartenente al clan Santangelo-Taccuni di Adrano.
I risultati confermano il continuo coinvolgimento della polizia, in perfetta sinergia con la Procura di Catania, nella lotta alla criminalità organizzata ed al contrasto delle attività imprenditoriali illecitamente avviate, attraverso le quali le organizzazioni criminali reimpiegano i capitali accumulati e si mimetizzano nell’economia legale.
Le indagini economico-patrimoniali condotte nei confronti dei tre soggetti, ritenuti socialmente pericolosi, hanno fatto emergere l’esistenza di beni e attività economiche, nella disponibilità degli stessi, di valore sproporzionato rispetto ai propri redditi dichiarati, e che rappresentano il frutto e il provento delle attività illecite commesse in seno all’organizzazione mafiosa Santapaola. Si tratta dei pregiudicati S. F. di 34 anni, detto “U niculittu”, già sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno e con a carico diverse condanne definitive per traffico di sostanze stupefacenti e P. G. di 31 anni, condannato per reati inerenti il traffico di stupefacenti.
P.G. risulta indagato per i più allarmanti reati di associazione di stampo mafioso (clan Santapaola-Ercolano) e associazione finalizzata al traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, fatti per i quali ha subito una condanna in primo grado alla pena di 14 anni e 8 mesi di reclusione (operazione Carthago 2).
S. F. e P. G. sono i generi del noto A. S., già responsabile del gruppo cosiddetto “Ottantapalmi” in seno all’organizzazione mafiosa Santapaola-Ercolano, nella quale ha sempre rivestito ruoli apicali, anche in forza della parentela con la famiglia del boss Benedetto Santapaola, avendone sposato la cugina.
Il patrimonio confiscato comprende complessivamente due società commerciali attive nel settore del noleggio auto, un appartamento e un veicolo.
Ulteriore provvedimento di confisca è stato emesso dal Tribunale di Prevenzione di Catania nei confronti del pregiudicato V.I. di anni 56, detto “a Cascia”, personaggio associato alla famiglia mafiosa dei Santangelo-Taccuni di Adrano, capeggiata dall’indiscusso boss detenuto Alfio Santangelo, detto “U Taccuni”, a sua volta referente del clan Santapaola.