CATANIA – ‘Bloom again’, ossia rifiorire. E’ il nome del progetto finanziato in Sicilia, Campania, Lazio, Toscana e Lombardia dall’Uici nazionale e da ‘Con i Bambini’ nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il fine è di promuovere l’inclusione dei minori con disabilità visiva e disabilità aggiuntive, fornendo loro gli strumenti per gestire e vivere in maniera produttiva ed efficace la propria quotidianità, conquistare autonomia e superare le barriere culturali e sociali.
“In Sicilia – ha spiegato Gaetano Renzo Minincleri, presidente regionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti – stiamo concludendo la prima fase che prevedeva la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti delle scuole. I corsi avevano lo scopo di dare loro una preparazione tiflodidattica, tifloinformatica e tiflotecnica. Adesso, per concludere il primo step, sta per partire un corso d’informatica di sessanta ore per cinquanta ragazzi non vedenti e ipovedenti dagli otto ai diciotto anni con insegnanti che andranno a formarli a domicilio, con lezioni individuali. In più a ciascuno di loro verrà donato un computer portatile con ausili tifloinformatici”.
Luca Grasso, responsabile del Polo tattile multimediale di Catania, ha sottolineato che il corso è “mirato alla conoscenza della tifloinformatica e all’uso dei suoi strumenti peculiari: computer con display Braille, sistemi di sintesi vocale, screen reader, software di ingrandimento, stampanti Braille e, soprattutto, ad avere un corretto approccio a scuola nei confronti di allievi non vedenti e ipovedenti”.
“La nostra finalità – ha aggiunto – è stata prima di tutto quella di diffondere, oltre a indispensabili notizie su sistemi di scrittura come quello inventato da Luis Braille, anche la conoscenza delle problematiche della disabilità visiva e la cultura dell’inclusione. Una visione indispensabile per poter lavorare sugli scolari con questi problemi favorendo l’integrazione all’interno delle classi e della scuola. Per rifiorire. Bloom again”.