Uno dei modi di far sentire meno il disagio della malattia e del ricovero è certamente quello di proseguire, nei limiti del possibile, le attività di una infanzia normale. Prima tra tutte la frequenza scolastica che contribuisce in maniera non indifferente anche dal punto di vista terapeutico.
Un momento forte della vita scolastica è senz’altro la chiusura dell’anno quando oltre a fare i bilanci di oltre nove mesi di studio ci si proietta nelle sospirate vacanze.
Questo momento è arrivato anche per la “Scuola in ospedale” del presidio Gravina di Caltagirone dove sono stati 135 i bambini che hanno frequentato durante la loro degenza e hanno svolto attività educative/didattiche, per un totale di circa 200 giorni di scuola.
Nonostante il periodo di pandemia il servizio scolastico non ha subito variazioni nei tempi e nello svolgimento. Presente da molti anni, presso il reparto di Pediatria dell’ospedale Gravina, la “Scuola in ospedale” afferente all’istituto comprensivo Gobetti garantisce, secondo gli indirizzi del Ministero dell’Istruzione, il diritto allo studio ai piccoli degenti ricoverati, avvalendosi di spazi ben organizzati e attrezzati, e di ausili tecnologici quali Lim e tablet per lo svolgimento delle attività.
«L’intesa tra il nostro istituto e l’Asp di Catania – aggiunge Giuseppe Scebba, dirigente scolastico dell’istituto Gobetti – permette ai bambini ricoverati di non interrompere il percorso scolastico, attraverso la programmazione di attività didattiche e progettuali che hanno lo scopo, fra l’altro, di aiutare i bambini e le famiglie ad affrontare l’impatto con la malattia e il ricovero».
Nella sezione operano due docenti di scuola dell’infanzia, con orario scolastico, e una docente di scuola primaria. È, inoltre, presente, una volta alla settimana, l’insegnante di religione cattolica.
«Sono particolarmente orgoglioso di disporre di questo servizio di cui possono beneficiare solo pochi reparti nella nostra regione – spiega Roberto Giugno, direttore del reparto di Pediatra – la “Scuola in ospedale” rappresenta uno strumento particolarmente utile per i piccoli ricoverati, in quanto oltre alla funzione educativa e pedagogica contribuisce a svolgere quella funzione di umanizzazione delle cure».
Valorizzando la lunga esperienza della “Scuola in ospedale”, l’istituto Gobetti aggiunge anche il servizio di “Istruzione domiciliare” per i bambini che non possono frequentare la propria scuola, per brevi periodi, per motivi di salute.
In quest’ultimo anno scolastico grazie a un nuovo progetto educativo, denominato “Fondazione Sicilia per il Sud” della Fondazione Sicilia, rivolto alle “Scuole in ospedale” dei nosocomi pediatrici della Regione Sicilia, sono stati donati nuovi tablet per sostenere il servizio scolastico in ospedale e l’istruzione domiciliare.