CATANIA – Tre giornate di preludio e quattro di festival, tra musica, arte, storie, cultura. È la dodicesima edizione del Marranzano world fest, l’appuntamento annuale che quest’anno a Catania ruota attorno alle forme della narrazione popolare, in tutte le sue sfaccettature. Dal cuntu al rap passando per le tante forme del canto popolare e delle arti di strada.
Il minimo comune denominatore resta il marranzano. L’anteprima del Marranzano world fest si terrà dal 25 al 27 giugno tra piazza dei Libri, Castello Ursino e Pozzo di Gammazita, dove tra presentazioni, laboratori, talk e proiezioni sono attese le performance di numerosi artisti, con l’esordio del progetto siculo-brasiliano Sonu Bandido, il cantastorie Luigi Di Pino, la piccola orchestra di Angelo Daddelli e i Picciotti e molti altri.
L’evento entrerà nel vivo il 1° luglio, quando tra Castello Ursino e Palazzo Biscari ci si addentrerà nel mondo del racconto della musica popolare con Gaspare Balsamo, Giovanni Calcagno, i Fratelli Napoli, Rita Botto, a confronto con il griot senegalese Jali Diabate e il narratore iracheno Yousif Jaralla e con i rapper Picciotto e Il Dottore.
Dal 2 al 4 luglio il corpo centrale di questa edizione si trasferisce poi nella nuova cornice dell’Anfiteatro Turi Ferro a Gravina di Catania.