CATANIA – Un ‘fortino’ per lo spaccio della droga realizzato nello storico rione San Cristoforo è stato scardinato dai carabinieri di Catania che hanno arrestato 22 persone, una delle quali posta ai domiciliari, e notificato tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. La piazza di spaccio (cocaina e crack) “fatturava” 10 mila euro al giorno.
L’indagine è stata denominata Piombai dal nome della strada in cui operavano gli indagati.
Lo spaccio avveniva principalmente nel cortile comune alle abitazioni della famiglia del capo piazza al quale si si poteva accedere soltanto da due portoni blindati; il cortile era costantemente sorvegliato da vedette e protetto da cani di grossa taglia oltre che da un avanzato sistema di videosorveglianza attivato per allertare gli spacciatori dall’eventuale arrivo delle forze dell’ordine.
Tra le indagate ci sono anche la moglie e la cognata del capo piazza, che, secondo l’accusa, gestivano i guadagni, occultando il denaro incassato, e affiancavano e talvolta sostituivano gli uomini della famiglia nel controllo e nell’organizzazione delle attività, non curandosi affatto, in alcuni frangenti, della presenza dei figlioletti in tenera età. Così i carabinieri sono riusciti a riprendere, con telecamere nascoste, una donna spacciare mentre tiene il figlio piccolo in braccio.
Dalle indagini è emerso anche che alcune delle vedette utilizzate dal gruppo sarebbero state picchiate dal capo piazza, che riprendeva le derisioni e le umiliazioni inflitte loro con il proprio cellulare e ne postava i video su Tik Tok per, accusa la Dda di Catania, “avvalorare pubblicamente la loro posizione di subordinazione”. Tra le immagini in possesso dei carabinieri ci sono quelle di un giovane costretto a tuffarsi nel contenitore dell’immondizia e di un altro a farsi avvolgere il volto con del nastro isolante.
Nell’operazione sono stati condotti in carcere: Giovanni Alfio e Giuseppe Di Martino, rispettivamente di 30 e 20 anni, Georgiana Xenia Bontu, di 20, Pietro Pulvirenti, di 23, Domenico Dario Blandini, di 34. Carmelo Pulvirenti, di 45, Carmelo Motta, di 32, Angelo Guarneri, di 31, Orazio Laudani, di 28, Giuseppe Di Mauro, di 33, Antonio Giovanni Bonanno, di 34, Antonino Bonaceto, di 27, Vita Giuffrida, di 24, Vincenzo Pantellaro, di 30, Mario Vinciguerra, di 25, Giovanni e Domenico Marchese, rispettivamente di 22 e 33, Giuseppe Spampinato, di 32, Antonino Valentino Di Guardo, di 34, Sergio Fortunato Messina, di 45, Giuseppe Alessandro D’Amico, di 31.
Agli arresti domiciliari è stata posta Silvia Monica Maugeri, di 25 anni. L’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stato notificato a Antonio Giuseppe Seminara, di 32 anni, Giuseppe Romeo, di 29, Salvatore Vadalà, di 33.
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