Tre giorni dopo la sua conquista sul campo del Plebiscito Padova, il ventunesimo titolo tricolore delle catanesi ha un sapore ancora più bello, perché più passa il tempo e più si riesce a realizzare la grande impresa compiuta dalla formazione allenata da Martina Miceli.
Uno scudetto celebrato da chi ama l’Orizzonte, osannato da chi lo vive ogni giorno e da chi lo segue attraverso la tv o il web. Emozioni rinnovate e vissute anche oggi all’interno della sala Giunta e del Salone Bellini del Comune di Catania, dove le campionesse d’Italia di pallanuoto femminile sono state ricevute dal sindaco Salvo Pogliese, dall’assessore allo Sport, Sergio Parisi, e dal presidente provinciale del Coni, Enzo Falzone.
Nel corso dell’incontro il primo cittadino etneo ha celebrato la nuova vittoria dell’Ekipe Orizzonte consegnando un riconoscimento alla formazione rossazzurra, accompagnata dal presidente Tania Di Mario, dal coach Martina Miceli e dal direttore di Ekipe Club, Francesco Dato.
“E’ motivo di grande orgoglio e vanto per la città – ha sottolineato Salvo Pogliese – essere stato per la seconda volta negli ultimi tre anni in questa prestigiosa sala, insieme all’assessore Sergio Parisi, per dare un riconoscimento all’Ekipe Orizzonte. Lo abbiamo fatto interpretando certamente il pensiero dei catanesi verso una splendida realtà, che fa sacrifici quotidiani”.
“Fare sport nel profondo Sud del nostro Paese e dell’Europa rappresenta una scelta semieroica, perché qui vi sono ulteriori difficoltà per i costi aggiuntivi da sostenere ad esempio per le trasferte e per i limiti della raccolta di sponsor. Nonostante questo l’Orizzonte rappresenta la società italiana di pallanuoto femminile più titolata – ha aggiunto il sindaco -. Dei ventuno scudetti probabilmente quello che festeggiamo adesso e celebriamo oggi è il più bello perché è arrivato al termine di una sfida avvincente, con i rigori che alla fine hanno consegnato la vittoria alla squadra più forte. Siamo molto felici perché attraverso lo sport si promuove una città e si determina una ricaduta economica significativa, anche grazie al marketing territoriale, e per questo riconosciamo tutte le protagoniste di questo successo”.
Doppia soddisfazione per l’assessore allo Sport del Comune di Catania, che ricopre da tempo anche il ruolo di presidente della Fin Sicilia: “Ribadisco sempre – ha detto Sergio Parisi – che lo sport è un po’ il fiore all’occhiello di questa città e celebrare il ventunesimo scudetto dell’Orizzonte in questa sala è davvero motivo di grande orgoglio. Uno scudetto conquistato con i denti, dopo un periodo difficilissimo come quello della pandemia, che rappresenta un motivo di vanto per tutto il territorio. Per me tra l’altro ha un duplice significato, dato che sono anche presidente della federazione nuoto regionale”.
“Ci eravamo visti qui con l’Orizzonte nel 2019 dopo la vittoria della Coppa Len, poco dopo le ragazze vinsero lo scudetto della seconda stella nello spettacolare scenario della piscina della Plaia di Catania – ha aggiunto Parisi -. Quella era stata per noi l’impresa delle imprese, ma non sapevamo che di fatto lo sarebbe stata ancor di più la vittoria dello scudetto di quest’anno alla quinta partita sul campo del Padova. Per questo desidero complimentarmi di vero cuore con l’Ekipe Orizzonte, ricordando quanto questa società sia importante per la nostra città e quanto lo sia anche l’apporto della nostra classe dirigente sportiva, fatta di tanti presidenti che rischiano e numerosi dirigenti che ricoprono anche ruoli di livello nazionale”.
Il presidente dell’Ekipe Orizzonte ha evidenziato il grande lavoro fatto per centrare questo nuovo successo, ricordando quanto sia importante avere vicino anche le figure istituzionali: “Questo scudetto – ha detto Tania Di Mario – è arrivato al termine di un periodo molto travagliato e dopo tantissima fatica, perché le nostre avversarie sono state bravissime. Noi però abbiamo meritato di vincere e soprattutto lo hanno meritato le nostre ragazze. Ringrazio la città di Catania che ci è stata vicino, è un onore indossare i colori rossazzurri in giro per l’Italia e per l’Europa”.
“Non vorrei che le nostre vittorie fossero considerate scontate perché quando si ha la fortuna di vincere sembra sia tutto normale, ma non è affatto così. La vittoria di quest’anno rappresenta per noi una conferma che arriva dopo tanto lavoro. Le ragazze hanno sofferto, Martina ha dato l’anima e per questo vorrei che tutti ricordassero che nulla avviene per caso o senza dover faticare tanto – ha detto ancora la Di Mario -. Per noi avere le istituzioni vicine è sempre stato fondamentale e lo ancor di più in questo momento. Il futuro pare sicuramente più roseo, ma non sarà affatto semplice dopo quello che tutti abbiamo vissuto, perché ci porteremo dietro le scorie per tanto tempo. Quindi, nel momento in cui tutti iniziamo a rialzare la testa abbiamo davvero bisogno di sostegno”.
Il coach delle catanesi ha poi sottolineato i valori che da sempre caratterizzano l’Ekipe Orizzonte e che saranno una costante anche dopo il titolo appena conquistato: “Di fatto – ha detto Martina Miceli – questo scudetto arriva al termine di una lunga stagione durata due anni, dato che lo scorso anno non siamo riusciti a completare il campionato per via della pandemia. Ci abbiamo creduto in ogni istante, anche quando abbiamo toccato il fondo. Farlo in una città come Catania, però, ti spinge anche a rialzarti sempre e per questo siamo ancora più felici per questa vittoria. Il futuro della nostra società è proprio l’Orizzonte stessa”.
“Durante la conferenza di oggi ricordavo come sia venuta per la prima volta in questa sala dopo aver vinto la Coppa Campioni nel 1994, quando ero ancora una giovane giocatrice. L’Orizzonte va al di là degli allenatori e delle atlete e soprattutto in questo momento mi piace ricordare tutti quelli che hanno dato un piccolo contributo a questa grande società. L’Orizzonte va avanti a prescindere e io darò sempre il mio apporto, qualsiasi ruolo ricoprirò nel tempo. Di sicuro, noi saremo sempre da Orizzonte e i nostri obiettivi resteranno tali anche in futuro”, ha concluso Miceli.